21/12/2009, 00.00
LIBANO – SIRIA
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Saad Hariri: nuova era nei rapporti fra Beirut e Damasco

Prima visita ufficiale di Saad Hariri in Siria, dove ha incontrato il presidente Bashar al-Assad. Nessun accenno all'attentato del 2005. Dietro il vertice il lavoro diplomatico dell’Arabia Saudita. Timori a Beirut per un ritorno dell’influenza siriana. Analista libanese: Damasco ha ripristinato la posizione di forza sul Libano.
Beirut (AsiaNews/Agenzie) – Una visita “storica” caratterizzata da colloqui “amichevoli, aperti, positivi” utili a stemperare il clima di tensione fra Libano e Siria. Così il premier libanese Saad Hariri definisce la due giorni a Damasco, durante la quale ha incontrato per tre volte il presidente siriano Bashar al-Assad. Durante il faccia a faccia si è parlato di “definizione dei confini” fra i due Paesi e propositi di collaborare per il futuro. Nessun accenno, invece, all’assassinio di Rafic Hariri, dietro il quale vi sarebbe la mano del governo siriano.
 
In una conferenza stampa all’ambasciata libanese a Damasco, aperta da meno di un anno, il premier Hariri ha auspicato “relazioni privilegiate, sincere e franche” con la Siria, nell’interesse “dei due Stati e dei due popoli”. Egli ha anche confermato una serie di accordi con il presidente Assad “su varie questioni come la definizione dei confini”.
 
Dietro il vertice fra Siria e Libano, coinciso con la prima visita ufficiale di Hariri, vi sarebbe il lavoro diplomatico dell’Arabia Saudita. Ryadh, conferma il premier libanese, ha svolto “un ruolo importante” nel processo di riavvicinamento.
 
Tuttavia l’incontro ha scatenato le critiche di una larga parte dell’opinione pubblica libanese. Il timore è che sia un segnale della rinnovata influenza di Damasco nella politica interna, dopo 30 anni di dominio del potente vicino nel Paese dei cedri.
 
Le truppe siriane hanno abbandonato il Libano nel 2005, in seguito a una rivolta popolare scatenata dopo l’assassinio dell’ex primo ministro Rafic Hariri. Il Tribunale speciale Onu ha parlato di coinvolgimenti di frange siriane nell’attentato. Negli ultimi tempi, tuttavia, gli Stati Uniti e il blocco occidentale hanno abbandonato la politica di isolamento verso Damasco, riallacciando i rapporti diplomatici.
 
Amara l’analisi di Elias Muhanna, esperto di politica libanese e curatore del blog Qifa Nabki: “L’immagine di Hariri che varca le montagne – scrive – è la chiusura di un cerchio. Dimostra a tutti i centri di potere a Damasco che Bashar [Assad] ha ripristinato la posizione di forza verso il Libano”.
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