Russia e Cina rinforzano i legami economici con l’Asia centrale
Il meeting dei premier dei Paesi Sco riafferma la reciproca collaborazione a ogni livello, come modo per affrontare la crisi globale. Tra i progetti, l’individuazione di banche per favorire i reciproci finanziamenti e maggior collegamento tra le loro monete.
S.Pietroburgo (AsiaNews/Agenzie) – I leader dei Paesi della Shanghai Cooperation Organization (Sco), riuniti a S.Pietroburgo (Russia), hanno deciso ieri di incrementare la collaborazione economica e i reciproci investimenti. Russia e Cina, maggiori Paesi del gruppo, hanno anche confermato i reciproci legami, molto forti negli ultimi anni.
In una dichiarazione congiunta i Paesi Sco (Russia, Cina, Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan) hanno indicato la reciproca collaborazione come modo privilegiato per affrontare le incertezze del mercato globale e ridurre le conseguenze negative della crisi mondiale in atto. Al fine di aumentare i reciproci investimenti, hanno discusso la realizzazione di meccanismi finalizzati a favorire i progetti congiunti, come anzitutto l’individuazione di banche deputate a erogare i finanziamenti.
Si è anche discussa la possibilità di consolidare un collegamento dei loro sistemi monetari.
La Sco è nata come organizzazione intesa a combattere il terrorismo internazionale e a favorire una collaborazione militare, ma si è sempre più sviluppata come sede privilegiata di accordi commerciali e finanziari. A queste riunioni da anni partecipano altri Paesi dell’Asia centrale e meridionale, come India, Pakistan e Iran, ammessi da alcuni anni come “osservatori”. Russia e Cina puntano su questi rapporti per limitare l’influenza dell’Occidente nell’Asia centrale, regione di grande importanza strategica e ricca di energia e materie prime.
Sempre ieri si sono incontrati i premier cinese Wen Jiabao e russo Vladimir Putin. Al termine del colloquio Wen ha spiegato che hanno riaffermato il loro coordinamento strategico e la consolidata amicizia, in una situazione politica ed economica mondiale sempre più complessa. A fronte dell’Europa in difficoltà, Mosca e Pechino hanno già indicato una disponibilità di massima a erogare finanziamenti ai Paesi con forte debito estero, ma facendo intendere di aspettarsi un adeguato accrescimento della loro importanza negli organismi finanziari mondiali. Nella complessa negoziazione in atto, i 2 Paesi hanno più volte mostrato di voler rappresentare gli interessi non soltanto loro ma anche di altre economie emergenti.
In una dichiarazione congiunta i Paesi Sco (Russia, Cina, Kazakistan, Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan) hanno indicato la reciproca collaborazione come modo privilegiato per affrontare le incertezze del mercato globale e ridurre le conseguenze negative della crisi mondiale in atto. Al fine di aumentare i reciproci investimenti, hanno discusso la realizzazione di meccanismi finalizzati a favorire i progetti congiunti, come anzitutto l’individuazione di banche deputate a erogare i finanziamenti.
Si è anche discussa la possibilità di consolidare un collegamento dei loro sistemi monetari.
La Sco è nata come organizzazione intesa a combattere il terrorismo internazionale e a favorire una collaborazione militare, ma si è sempre più sviluppata come sede privilegiata di accordi commerciali e finanziari. A queste riunioni da anni partecipano altri Paesi dell’Asia centrale e meridionale, come India, Pakistan e Iran, ammessi da alcuni anni come “osservatori”. Russia e Cina puntano su questi rapporti per limitare l’influenza dell’Occidente nell’Asia centrale, regione di grande importanza strategica e ricca di energia e materie prime.
Sempre ieri si sono incontrati i premier cinese Wen Jiabao e russo Vladimir Putin. Al termine del colloquio Wen ha spiegato che hanno riaffermato il loro coordinamento strategico e la consolidata amicizia, in una situazione politica ed economica mondiale sempre più complessa. A fronte dell’Europa in difficoltà, Mosca e Pechino hanno già indicato una disponibilità di massima a erogare finanziamenti ai Paesi con forte debito estero, ma facendo intendere di aspettarsi un adeguato accrescimento della loro importanza negli organismi finanziari mondiali. Nella complessa negoziazione in atto, i 2 Paesi hanno più volte mostrato di voler rappresentare gli interessi non soltanto loro ma anche di altre economie emergenti.
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