18/02/2025, 08.51
ASIA TODAY
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Riyadh: al via i colloqui fra Stati Uniti e Russia sulla guerra in Ucraina

Le notizie di oggi: la polizia turca ha arrestato 282 presunti membri del Pkk, continua la cacciata di sindaci filo-curdi nel sud-est. Sagaing, miliziani di un gruppo ribelle anti-giunta militare gli assassini di p. Donald. Ateneo indiano caccia centinaia di studenti nepalesi che protestavano contro il suicidio di una connazionale vittima di molestie nel campus. Il più autorevole istituto di sondaggi a Hong Kong interrompe le rilevazioni per la stretta delle autorità. 

A. SAUDITA - RUSSIA - USA
A Riyadh sono iniziati i colloqui fra Stati Uniti e Russia sulla guerra in Ucraina. Una mediazione che, fra non poche polemiche, esclude di fatto l’Europa e relega ai margini la stessa Kiev, tanto che lo stesso presidente Volodymyr Zelensky aveva detto di non considerarli senza un coinvolgimento diretto. È il primo faccia a faccia fra le due potenze dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio 2022. Presenti il segretario di Stato Usa Marco Rubio e il ministro russo degli Esteri Sergei Lavrov. 

TURCHIA
La polizia ha arrestato 282 presunti membri del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) in una serie di raid negli ultimi cinque giorni. Lo riferisce il ministro turco degli Interni Ali Yerlikaya, mentre Ankara continua la cacciata di sindaci filo-curdi - in particolare nella zona sud-est - per “legami” coi militanti. In parallelo proseguono le trattative per mettere fine al conflitto in atto da oltre 40 anni col Pkk, previsto un intervento del leader in carcere Abdullah Ocalan.

MYANMAR
P. Donald Martin Ye Naing Win
, il 44enne sacerdote ucciso la sera del 14 febbraio nella regione del Sagaing, sarebbe stato accoltellato a morte nella sua chiesa da un gruppo ribelle anti-giunta. A colpirlo sarebbero stati 10 uomini delle “Forze di difesa popolare” (Pdf), come ha ammesso dietro anonimato un funzionario del movimento combattente del villaggio di Kangyitaw, dove ha avuto luogo l’omicidio. Gli autori dell'omicidio sono stati arrestati.

NEPAL - INDIA
Il Kalinga Institute of Industrial Technology (Kiitt) di Odisha, in India, ha espulso oltre 400 nepalesi in risposta alle proteste innescate dalla morte di Prakriti Lamsal, connazionale originaria di Butwal che frequentava il terzo anno di corso. La giovane si sarebbe suicidata dopo aver subito - e denunciato invano ai vertici dell’ateneo - molestie da uno studente indiano. In risposta alle manifestazioni, e alla richiesta di giustizia, l’amministrazione universitaria ha ordinato agli universitari nepalesi di lasciare gli ostelli. Ora si trovano bloccati alle stazioni ferroviarie di Bhubaneswar e Cuttack, perché il primo treno diretto in Nepal parte il 20 febbraio. 

HONG KONG - CINA
Hong Kong Public Opinion Research Institute (Hkpori), il più autorevole istituto di sondaggi del territorio autonomo ormai succube di Pechino, non effettuerà più indagini demoscopiche per l’ulteriore stretta impressa dalle autorità. I reparti della Sicurezza hanno interrogato i familiari dell’ex direttore e perquisito gli uffici. Per decenni aveva monitorato umori e opinioni, mostrando la percezione della scomparsa della libertà di stampa e scarsi indici di popolarità dei leader.

VIETNAM
L’Assemblea nazionale vota oggi l’approvazione di un piano di riforme burocratiche, che punta a tagliare fino a quinto degli enti governativi con l’obiettivo di ridurre i costi e migliorare l’efficienza amministrativa. Il pacchetto di norme aprono la strada alla chiusura dal 15 al 20% degli organismi dell’apparato statale, fra cui cinque ministeri, quattro agenzie e cinque canali televisivi statali.

GIAPPONE - TAIWAN
Tokyo consentirà ai cittadini di Taiwan di elencare l’isola come luogo di origine nel registro familiare nipponico. Lo riferisce un funzionario del ministero della Giustizia, la norma entrerà in vigore a maggio. Quando un giapponese sposa uno straniero, nome e nazionalità sono inseriti nel sistema di registrazione. Al momento persone provenienti da Taiwan sono descritte come “cinesi”.

ORTODOSSI
Secondo quanto raccontato dai parrocchiani, il sacerdote ortodosso di Mosca padre Aleksej Shljapin ha subito una perquisizione nell’appartamento della sua famiglia e nei locali ecclesiastici. In precedenza egli era intervenuto davanti al patriarca di Mosca Kirill, durante l’assemblea del clero moscovita, affermando che “la fede è superiore al patriottismo”.

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