Riyadh, via libera alle imprese al femminile. Non servirà l’autorizzazione del guardiano
Lo ha annunciato ieri il ministero del Commercio. La procura apre ad assunzioni femminili, mentre il governo riserva 140 posti di lavoro per le donne, in aeroporto e al confine. Sono 107mila le donne ad aver inviato la candidatura.
Riyadh (AsiaNews/Agenzie) – Le donne saudite potranno avviare attività imprenditoriali senza bisogno dell’autorizzazione di un tutore maschile. Annunciata ieri dal ministero del Commercio e degli investimenti, la direttiva rientra nelle riforme sociali miranti a stimolare il settore privato.
Da mesi, il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, 32 anni, sta portando avanti una serie di riforme nel contesto del programma “Vision 2030”. Uno degli obbiettivi centrali è favorire l’occupazione femminile, portandola dall’attuale 22% a più del 30% entro il 2030. Il 12 febbraio, per la prima volta la procura di Riyadh ha aperto all’assunzione di impiegate donne. Intanto, il regno saudita ha riservato alle donne 140 posti di lavoro in aeroporti e zone di confine: un bando storico, per il quale il governo ha ricevuto 107mila candidature.
Le riforme non riguardano solo il settore dell’occupazione: a settembre è stata annunciata l’abolizione del divieto a guidare (in vigore dal prossimo giugno) e lo stadio della capitale è stato aperto alle donne, che hanno potuto assistere prima alle celebrazioni della festa nazionale e poi ad alcune partite di calcio. Tuttavia, permangono ancora dure limitazioni alle libertà femminili: le saudite devono coprire capelli e corpo in pubblico, e non possono viaggiare o ricevere cure mediche senza il permesso di un guardiano maschile (in genere padre, marito o un figlio).
27/09/2017 08:40
09/01/2018 08:54