Riprende "Carità e Gioia": la cura dei disabili nell'Iraq della ricostruzione
Il gruppo interconfessionale non si riuniva dal 2002 a causa della guerra. La missione della comunità, è simile a quelle di Jean Vanier, per la cura cristiana dei portatori di handicap.
Shaqlawa (AsiaNews) Si è conclusa il 3 settembre a Shaqlawa, nel Kurdistan, la 9° Assemblea generale della comunità "Carità e Gioia". L'incontro, iniziato il 30 agosto, ha avuto come tema "Alzati e cammina", in riferimento alle parole che Gesù rivolge al paralizzato, ed ha riunito 220 giovani volontari che assistono persone con bisogni particolari.
I ragazzi vengono da 26 diverse fraternità sparse per le città dell'Iraq: Baghdad, Mosul, Duhok, Alqoush e dalla zona sud della città di Basra. Le fraternità sono di diversi riti cattolici (caldei, siriani e romani) e di altre confessioni cristiane (ortodossi siriani e chiesa assira). Durante l'incontro ogni confessione ha celebrato messa con la sua liturgia. L'Assemblea generale si è conclusa con l'invito a "tornare nella missione che è data dalla fede e dalla vita cristiana".
L'ultima riunione del gruppo, che dovrebbe essere annuale, si era tenuta nel 2002: la situazione del Paese ha reso impossibile convocare di nuovo l'Assemblea. Quest'anno l'arcivescovo di Mosul, mons. Paul Faraj Rahho, ed il fondatore della comunità, Imad Haseeb, hanno insistito per affrontare la sfida ed organizzare lo stesso l'incontro, per il beneficio dei membri di questa comunità.
Imad Haseeb, laico, ha fondato la comunità nel 1986 con l'aiuto di mons. Rahho, all'epoca parroco della chiesa di S. Paolo. Haseeb ha iniziato la sua missione con una coppia di disabili che frequentavano la parrocchia e da allora molti giovani hanno seguito il suo esempio: la comunità si è allargata fino alla creazione delle attuali 26 fraternità.
Haseeb non era a conoscenza dell'esistenza di 2 comunità internazionali simili il gruppo "Arca" e "Fede e Luce" - fondate in Francia da Jean Vanier (un ex luogotenente di vascello della Marina canadese) nel 1950. Nel 1993, quando le comunità "gemelle" si sono scoperte, si è creato un forte legame spirituale: Vanier si è recato in Iraq per visitare la comunità irachena ed ha visitato anche un progetto parallelo, sempre creato da Haseeb, chiamato "Oasi della gioia e della carità" che si prende cura di persone bisognose senza famiglia.