Riparte il volo di linea siriano bloccato da Ankara. Sequestrato il carico
Ankara (AsiaNews/Agenzie) - È ripartito questa notte il volo di linea siriano, bloccato e costretto all'atterraggio da Ankara perché sospettato di portare armi a bordo. L'Airbus A320 della Syrian Airlines viaggiava da Mosca a Damasco con soli 35 passeggeri - nonostante abbia una capacità di 180 persone - e due membri dell'equipaggio. Nella serata di ieri, due jet turchi hanno scortato il cargo fino all'aeroporto Esenboga (Ankara), dove militari hanno condotto controlli di sicurezza. Le autorità turche avrebbero sequestrato alcune apparecchiature non meglio specificate, per poi rilasciare aereo e passeggeri intorno alle 2:30 di notte (ora locale).
La tensione tra i due Paesi si è riaccesa in quest'ultima settimana, dopo che un obice partito da suolo siriano ha ucciso una famiglia turca di cinque persone, che viveva in una cittadina ad appena un chilometro dalla frontiera. In risposta, le forze armate turche hanno bombardato alcune postazioni siriane a ridosso del confine. Per sedare la situazione, Damasco ha chiesto scusa per la morte della famiglia, definendo l'attacco "un tragico incidente".
Da Atene, dove è in visita ufficiale, il ministro turco degli esteri Ahmet Davutoglu ha dichiarato: "Abbiamo ricevuto informazioni circa un aereo, impegnato a portare un carico di natura non conforme a quella prevista dalle regole dell'aviazione civile. Siamo determinati a controllare il trasferimento di armi a un regime [quello siriano, ndr] che sta compiendo un massacro così brutale contro i proprio civili". Davutoglu ha specificato che "la Turchia non vuole una guerra in Siria", ma "è inaccettabile che tali trasferimenti avvengano usando il nostro spazio aereo".
Attraverso l'agenzia nazionale Interfax, Mosca ha riferito che metà dei passeggeri a bordo del cargo erano cittadini russi, compresi alcuni bambini. Yelena Krylova, portavoce dell'aeroporto russo Vnukovo, ha riferito che "una volta a settimana vettori della Syrian Airlines partono da Mosca per Damasco. L'Airbus A320 è decollato in modo normale, senza incidenti"
La Turchia ospita circa 100mila rifugiati siriani, inclusi diversi membri dei ribelli del Free Syrian Army. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani (con base in Gran Bretagna), in 19 mesi di combattimenti vi sono state almeno 30mila vittime. Di queste, molti sono bambini.
L'intervento sempre più pesante di Ankara nel conflitto fra l'esercito di Bashar al-Assad e i ribelli del Free Syrian Army, è dovuto al coinvolgimento dei separatisti kurdi nelle regioni a maggioranza kurda in Turchia e in Siria. Secondo Ankara, i regimi di Damasco e Teheran avrebbero stretto un'alleanza con i separasti del Pkk turco e le sue diramazioni iraniane e siriane per creare il caos nella regione e limitare i movimenti dei ribelli del Free Syrian Army (Fsa ) sostenuti dalla Turchia.