02/01/2008, 00.00
PAKISTAN
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Rinviate al 18 febbraio le elezioni in Pakistan

di Qaiser Felix
La Commissione elettorale decide un posticipo di 40 giorni per i gravi danni subiti in numerosi seggi durante le violenze della scorsa settimana. Stasera discorso alla nazione di Musharraf. Continuano le ipotesi sul movente dell’omicidio Bhutto: la ex premier aveva in mano un dossier sui piani dell’ISI per truccare l’appuntamento alle urne.
Islamabad (AsiaNews) - Si terranno il 18 febbraio prossimo le elezioni parlamentari in Pakistan. Secondo Qazi Mohammed Farooq, capo della Commissione elettorale (ECP), è "impossibile" andare alle urne l'8 gennaio per i danni causati dalle violenze successive all'assassinio di Benazir Bhutto. La decisione, rimandata più volte nel corso del fine settimana, è stata annunciata dalla Commissione elettorale centrale di Islamabad nel corso di una conferenza stampa oggi pomeriggio. Nella sola provincia di Sindh, roccaforte della dinastia Bhutto, sono andati distrutti in incendi dolosi circa 13 seggi e i materiali di cancelleria, comprese le schede, destinati alle votazioni. Entro oggi il presidente Pervez Musharraf dovrebbe tenere un discorso alla nazione, trasmesso dalla Tv di Stato, in cui inviterà alla”calma e all’unità nazionale”, secondo quanto riferito da suoi collaboratori. .

Al rinvio delle elezioni continuano ad opporsi il Partito popolare del Pakistan (Ppp) - ora guidato formalmente dal figlio della Bhutto, Bilawal - e l’altro partito d’opposizione, la Lega musulmana Nawaz (Pml-N) dell’ex premier Nawaz Sharif. Si teme che la decisione della ECP scateni ora un’altra ondata di violenze come quella che la settimana scorsa ha ucciso almeno 47 persone in tutto il Paese.

Intanto, in mancanza di una versione ufficiale credibile, si susseguono ipotesi sulle cause e i moventi dell’assassinio Bhutto. Secondo quanto rivelato ieri da figure vicine alla popolare leader, nel giorno dell’attentato, Benazir avrebbe dovuto incontrare due importanti esponenti politici americani per mostrare loro un rapporto confidenziale che accusa l'intelligence di Islamabad (ISI) di utilizzare denaro e aiuti Usa per manipolare le elezioni parlamentari. Il deputato democratico Patrick Kennedy e il senatore repubblicano Arlen Specter hanno confermato l’appuntamento con la ex premier pachistana. Dal canto suo il portavoce di Musharraf respinge ogni accusa, definendo “ridicola” la notizia.

 
 
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