Rinviate al 18 febbraio le elezioni in Pakistan
Al rinvio delle elezioni continuano ad opporsi il Partito popolare del Pakistan (Ppp) - ora guidato formalmente dal figlio della Bhutto, Bilawal - e l’altro partito d’opposizione, la Lega musulmana Nawaz (Pml-N) dell’ex premier Nawaz Sharif. Si teme che la decisione della ECP scateni ora un’altra ondata di violenze come quella che la settimana scorsa ha ucciso almeno 47 persone in tutto il Paese.
Intanto, in mancanza di una versione ufficiale credibile, si susseguono ipotesi sulle cause e i moventi dell’assassinio Bhutto. Secondo quanto rivelato ieri da figure vicine alla popolare leader, nel giorno dell’attentato, Benazir avrebbe dovuto incontrare due importanti esponenti politici americani per mostrare loro un rapporto confidenziale che accusa l'intelligence di Islamabad (ISI) di utilizzare denaro e aiuti Usa per manipolare le elezioni parlamentari. Il deputato democratico Patrick Kennedy e il senatore repubblicano Arlen Specter hanno confermato l’appuntamento con la ex premier pachistana. Dal canto suo il portavoce di Musharraf respinge ogni accusa, definendo “ridicola” la notizia.
26/07/2018 14:27