26/11/2020, 11.08
FILIPPINE
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Rinnovamento missionario per festeggiare 500 anni di cristianesimo nelle Filippine

Lettera pastorale dell’episcopato. Chiediamo “ai nostri due santi missionari ‘stranieri’ canonizzati, Lorenzo Ruiz e Pedro Calungsod, di intercedere per noi in modo che il nostro Dio amorevole benedica sempre abbondantemente la nostra Chiesa nelle Filippine e tutti i suoi numerosi sforzi missionari!”.

Manila (AsiaNews) – Il “rinnovamento missionario” della Chiesa filippina è ciò che la Conferenza episcopale del Paese (CBCP) vorrebbe a 500 anni dall’arrivo del cristianesimo, portato da “migliaia di missionari uomini e donne”. Lo si legge nella lettera pastorale a firma di mons. Romulo G. Valles, presidente della CBCP, intitolata “Diventare discepoli missionari di Gesù”.

Nella “Lettera Pastorale CBCP per l'Anno 2021 di Missio Ad Gentes” la Chiesa filippina in primo luogo “si rallegra di entrare in una celebrazione nazionale dei 500 anni di cristianesimo nella nostra patria. Cinque secoli fa abbiamo ricevuto il meraviglioso dono della fede cristiana; i nostri cuori traboccano di gioia e gratitudine. Perché tra tutte le nazioni e i popoli dell'Asia le Filippine furono scelte da Dio per essere tra le prime a ricevere questo prezioso dono? La risposta chiara è semplicemente questa: l'amore magnanimo e traboccante di Dio”. “Solo l'amore donato gratuitamente da Dio può illuminare la scelta del popolo filippino di ricevere questo prezioso dono della fede!”.

“La fede cristiana è arrivata e ha prosperato nella nostra terra attraverso la dedizione e gli eroici sacrifici di migliaia di missionari uomini e donne provenienti da varie parti del mondo. Apprezzavano il dono della fede che avevano ricevuto e desideravano condividere questo dono con gli altri. Come nota il tema scelto dalla Conferenza episcopale cattolica delle Filippine (CBCP) per questo quinto centenario: tutti i cristiani sono ‘capaci di dare’. Questa ‘capacità di dono’ ha motivato nei secoli missionari generosi; deve anche infiammare i cuori di tutti noi oggi impegnarci nella missione qui a casa e in altri Paesi (missio ad gentes). In effetti, questo fa parte del mandato missionario di Gesù ai suoi discepoli: ‘Ciò che avete ricevuto in dono, date in dono’ (Mt 10,8). Preghiamo per un rinnovamento missionario della nostra Chiesa - sia a casa (ad intra) che oltre i nostri confini (ad extra) durante la nostra celebrazione dei 500 anni - e nel futuro!”.

Trasformazione missionaria. Il documento ricorda poi che nella Evangelii Gaudium papa Francesco, “che ci ha visitato nel 2015” e “è impegnato per il rinnovamento missionario di tutta la Chiesa”, afferma che “abbiamo bisogno di una ‘Chiesa evangelizzatrice che esce da se stessa’, non una Chiesa che sia ‘autoreferenziale’ e ‘viva in se stessa, di se stessa, per se stessa’ (cfr EG 20-24). Francesco dice: 'Sogno una' opzione missionaria ', cioè un impulso missionario capace di trasformare tutto, affinché i costumi, i modi di fare le cose, i tempi e gli orari, il linguaggio e le strutture della Chiesa possano essere adeguatamente canalizzati per l'evangelizzazione del il mondo di oggi piuttosto che per la sua autoconservazione…. Ogni rinnovamento nella Chiesa deve avere come obiettivo la missione se non si vuole cadere preda di una sorta di introversione ecclesiale ‘(EG 27). Cerchiamo di rinnovare l'entusiasmo della nostra missione qui a casa così come la missio ad gentes, la missione verso altre nazioni e popoli”.

“Ricordiamo la sfida di Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita del 1981 alla nostra Chiesa: ‘Desidero parlarvi del mio desiderio speciale: che i filippini diventino i primi missionari della Chiesa in Asia’. Questo è un chiaro invito a impegnarsi in missio ad gentes!”.

“Le intuizioni di Papa Francesco sul rinnovamento missionario della Chiesa provengono dalla sua profonda relazione personale con Cristo. Scrive: ‘Invito tutti i cristiani, ovunque, in questo stesso momento, a un rinnovato incontro personale con Gesù Cristo…. Chiedo a tutti voi di farlo immancabilmente ogni giorno ‘(EG 3). Un punto cardine di Papa Francesco è che ‘siamo tutti discepoli missionari’ (EG 119); attraverso il battesimo ‘tutti i membri del Popolo di Dio sono diventati discepoli missionari’ (EG 120). Tutti i cristiani sono ‘agenti di evangelizzazione’. L'evangelizzazione missionaria ‘richiede un coinvolgimento personale da parte di ciascuno dei battezzati…. Ogni cristiano è missionario nella misura in cui ha incontrato l'amore di Dio in Cristo Gesù: non diciamo più che siamo 'discepoli' e 'missionari', ma piuttosto che siamo sempre 'discepoli missionari' '(EG 120).

“Gioia: un segno convincente. Per Papa Francesco, la storia della salvezza è un ‘grande flusso di gioia’ (EG 5) in cui anche noi dobbiamo entrare. Ravviva la gioia della fede, perché le misericordie di Dio non finiscono mai (cfr EG 6)”.

“Papa Francesco insiste continuamente sul fatto che la misericordia è l'essenza stessa di Dio. Francesco nella sua Misericordiae Vultus lo esprime così: la misericordia è la carta d'identità di Dio”. “La misericordia è il fondamento stesso della vita della Chiesa. Tutta la sua attività pastorale dovrebbe essere presa dalla tenerezza che rende presente ai credenti; nulla nella sua predicazione e nella sua testimonianza al mondo può mancare di misericordia. La stessa credibilità della Chiesa si vede nel modo in cui mostra amore misericordioso e compassionevole ‘(MV 10)”.

“Conclusione. I pensieri profondi di Papa Francesco sul rinnovamento missionario, la gioia e la misericordia forniscono una solida bussola per guidarci come individui e comunità durante i nostri 500 anni di celebrazione e nell'anno 2021 dedicato alla missio ad gentes (missione per tutti i popoli). Con papa Francesco chiediamo due grazie al Signore: ‘Non lasciamoci derubare del vigore missionario’ (EG 109). ‘Non lasciamoci derubare dell'entusiasmo missionario’ (EG 80). Restiamo costanti nella preghiera, chiedendo ai nostri due santi missionari ‘stranieri’ canonizzati, Lorenzo Ruiz e Pedro Calungsod, di intercedere per noi in modo che il nostro Dio amorevole benedica sempre abbondantemente la nostra Chiesa nelle Filippine e tutti i suoi numerosi sforzi missionari!”.

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