Rilasciati i bambini nordcoreani ostaggi della polizia in Laos
di Joseph Yun Li-sun
Arrestati 15 settimane fa, erano trattenuti dalla polizia che chiedeva un riscatto di mille dollari. In Thailandia, oltre 400 rifugiati lanciano uno sciopero della fame per chiedere di essere accolti in Corea del Sud.
Seoul (AsiaNews) – I tre piccoli rifugiati nordcoreani tenuti in ostaggio dalla polizia laotiana sono stati rilasciati “grazie alla pressione pubblica internazionale” e questa mattina sono arrivati a Seoul. Lo confermano fonti diplomatiche sudcoreane, che chiariscono di non aver pagato alcun riscatto per i tre ragazzi.
Choi Hyang, Choi Hyuk e Choi Hyang-mi – di 12, 14 e 17 anni – sono stati arrestati 15 settimane fa mentre entravano in Laos attraverso il fiume Mekong. La loro speranza era di raggiungere la Thailandia e, da lì, gli Stati Uniti. Condannati a tre mesi di galera per ingresso illegale nel Paese, hanno concluso il loro periodo di detenzione ma sono stati trattenuti dalla polizia, che ha chiesto mille dollari per il loro rilascio.
Le organizzazioni non governative che seguivano il caso si sono rifiutate di pagare, temendo di creare un pericoloso precedente, ma si sono appellate alla stampa internazionale ed ai governi di tutto il mondo. Grazie alle pressioni dei media ed agli appelli delle Nazioni Unite, il governo laotiano ha ordinato la scarcerazione dei tre ragazzi, mentre Seoul si è detta disponibile ad accoglierli.
Non si ferma però il dramma di coloro che scappano dal dispotico regime di Kim Jong-il: oltre 400 esuli, chiusi in un centro di accoglienza thailandese, hanno iniziato due giorni fa uno sciopero della fame per protestare contro l’atteggiamento della Corea del Sud, che fa di tutto per non accoglierli.
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