Rientro da eroe per Thaksin, libero su cauzione
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – La Corte suprema thailandese ha concesso la libertà su cauzione all’ex primo ministro Thaksin Shinawatra, rientrato oggi in patria dopo 17 mesi di esilio volontario. In una conferenza stampa all’hotel Penisula di Bangkok, il magnate delle telecomunicazioni, deposto dal colpo di Stato militare del settembre 2006, ha spiegato di essere tornato per “provare la mia innocenza e ripulire la mia reputazione”. Ha poi promesso che non tornerà in politica e annunciato di volersi dedicare ad iniziative sociali e “contribuire allo sviluppo dello sport e dell’istruzione” in Thailandia.
Pochi minuti dopo l'arrivo all’aeroporto internazionale Suvarnabhumi, Thaksin è stato arrestato da agenti di polizia in esecuzione di un mandato per corruzione. A mani giunte si è inchinato e con la fronte ha toccato il pavimento in segno di rispetto per il suo Paese. Portato davanti al giudice della Corte suprema, gli è stata concessa la libertà su una cauzione di 8 milioni di baht (circa 178mila euro). In questo modo rimarrà libero fino al 12 marzo prossimo, data in cui è stata fissata la prima udienza del processo. E' accusato di corruzione in due diversi casi riferiti al periodo in cui era premier, dal 2001 al 2006. Rischia fino a 15 anni di carcere.
Si è trattato di un vero e proprio rientro da eroe. Migliaia di sostenitori dell'ex uomo forte di Bangkok lo hanno accolto all'aeroporto. Dopo aver danzato, cantato e urlato slogan, la folla si è poi dispersa. Sono in molti a temere che l’ex primo ministro possa continuare da dietro le quinte a tirare i fili della politica thailandese. Da poco si è insediato un nuovo governo guidato dal Partito per il potere del popolo, formazione politica erede del Thai Rak Thai di cui Thaksin era a capo. Il neo premier Samak Sundaravej è ritenuto uno dei suoi stretti alleati.
20/09/2006