Ridiventare madri, la speranza delle donne sterilizzate del Tamil Nadu
Chennai (AsiaNews/Agenzie) Vasanthi ha perso il figlio e la figlia a causa dello tsunami. Ora non parla e mangia di rado, mentre è ospitata nel campo di raccolta a Kallar, nello stato del Tamil Nadu. Vasanthi ha 35 anni, lavorava nella pesca: ora soffre di un tipico caso di disordine psichico post-tsunami.
Ma la causa della depressione di Vasanthi è ancora più profonda: "Abbiamo scoperto" afferma Nirmala Palanisamy, una delle operatrici di counselling che hanno in cura la donna "che lei non riesce a superare la depressione nella quale è caduta perché sa che non potrà diventare di nuovo madre a causa della sterilizzazione che ha subito 6 anni fa". "Quando però lei ha scoperto che c'era una possibilità di ridiventare madre" hanno sottolineato gli psicologi "abbiamo visto un cambiamento notevole nel suo comportamento e la depressione sembrava sparita".
Sono più di 3 milioni le donne che come Vasanthi si sono sottoposte alla sterilizzazione negli ultimi 10 anni in tutto il Tamil Nadu, sotto l'egida di un programma di "pianificazione familiare", cioè controllo delle nascite, promosso dal governo indiano. Ora, per le donne sterilizzate che hanno perso figli nello tsunami lo stato del Tamil Nadu ha deciso di concedere in modo gratuito il processo inverso alla sterilizzazione in strutture sanitarie pubbliche. Si tratta di una richiesta già frequente nello stato: Palanisamy riferisce che 55 donne di 3 villaggi da lei visitati nel distretto di Nagapattinam hanno già chiesto di poterne usufruire. Lo stesso trattamento può essere fatto negli ospedali privati al costo di 25 mila rupie (3 euro).
"Il procedimento di annullamento della sterilizzazione" afferma Pinagapni Manorama, direttore della Società di educazione sanitaria di Chennai "garantisce risultati positivi al 60% per le donne e al 70% per gli uomini: quando lo sanno, gli uomini e le donne sterilizzati diventano impazienti di sottoporsi all'operazione". "Alcuni di questi genitori" riferisce ancora Manorama "stanno andando in ospedali privati nelle città vicine per sottoporsi all'operazione chirurgica e la pagano usando i soldi ricevuti come risarcimento statale per i figli uccisi dallo tsunami". (LF)