Ricreare la Via della Seta, per il commercio e il turismo
Ginevra (AsiaNews/Agenzie) – I ministri dei Trasporti di 19 Stati di Europa e Asia riuniti a Ginevra, il 19 febbraio hanno concordato progetti per 43 miliardi di dollari per ripristinare l’antica Via della Seta e altre strade, e collegare i due continenti, dal Mar Mediterraneo all’Estremo Oriente. Il nuovo sistema incorporerà strade, ferrovie e vie d’acqua, per favorire la rapida crescita dei commerci.
Oggi i trasporti, specie commerciali, sono ostacolati da strade dissestate, ferrovie insufficienti, complessi controlli di frontiera e porti congestionati. Ora 19 Stati – tra cui Cina, Russia, Iran, Turchia e Paesi dell’Asia centrale - si sono impegnati a migliorare le comunicazioni via terra, con 230 progetti di opere, da ultimare per il 2014. Ogni Paese dovrà adeguare il sistema di trasporti del suo territorio.
Barry Cable, funzionario delle Nazioni Unite, che sostengono il progetto, ha commentato che è “una rinascita della Via della Seta, che collegherà non soltanto gli isolati Paesi dell’Asia centrale e dell’Europa orientale, ma creerà un miglior sistema di trasporto per molte zone distanti dal mare”. Molti di questi Paesi sono ora ai margini del commercio mondiale. La rete viaria favorirà anche il turismo, in continua crescita: a Bukhara in Uzbekistan, ad esempio, i visitatori sono stati oltre 420mila nel 2006.
L’antica Via della Seta collegava l’Impero Romano con quello cinese, 2mila anni fa, consentendo scambi commerciali tra terre lontane e portando prosperità ai Paesi lungo la Via.
Di ripristinare questa Via si discute dal crollo dell’Unione sovietica negli anni ’90. Ma è la prima volta che si parla di impegni concreti. La Banca mondiale finanzierà le opere.
16/11/2019 09:00