Ricostruire le chiese distrutte dal terremoto
Chengdu (AsiaNews) – La diocesi di Chengdu ha aperto un ufficio per la Ricostruzione dopo il devastante terremoto di magnitudo 8.0 che ha colpito la regione del Sichuan oltre un mese fa; intanto volontari cattolici da diverse zone della Cina continuano la loro opera di soccorso ai sopravvissuti.
Secondo un dispaccio di Ucanews, preti, suore, seminaristi di Chengdu, insieme a responsabili laici hanno tenuto la prima riunione lo scorso 11 giugno, dopo aver lavorato per un mese fra le macerie e per gli aiuti d’emergenza ai sopravvissuti. Insieme hanno stilato un programma di ricostruzione, alla presenza di membri dell’Ufficio affari religiosi e dell’Associazione patriottica.
Ad oggi, i dati ufficiali del terremoto parlano di 69.176 morti; 17.415 considerati dispersi; 374.008 feriti.
P. Simone Li Zhigang, amministratore diocesano di Chengdu, ha stilato una lista provvisoria dei danni subiti dalla comunità cristiana: finora, almeno 14 delle 56 chiese della diocesi son distrutte in modo totale o parziale; altre 27 sono danneggiate in modo profondo. La spesa prevista per la loro ricostruzione è di circa 80 milioni di yuan (8 milioni di euro). Il numero di morti fra i cristiani si aggira sulle 37 vittime (tutti laici), ma il problema più grande per i sopravvissuti è la dispersione, causata dallo sfollamento verso zone più sicure. Le attività estive sono state annullate. Dove chiese e edifici sono insicuri, la messa e le attività religiose sono sospese. La diocesi spera di poter garantire un luogo per celebrare la messa almeno per la festa dell’Assunta, il 15 agosto, molto sentita in Cina.
Il problema più pesante è come finanziare la ricostruzione. Secondo le regole, la diocesi dovrebbe stilare una lista dei danni subiti e presentarla all’Ufficio per gli affari religiosi, ma di solito il governo finanzia molto di rado gli aiuti alle chiese. Per venire incontro alle esigenze della diocesi di Chengdu, alcune diocesi stanno raccogliendo aiuti specifici per le chiese danneggiate.
Altre diocesi si sono distinte per l’aiuto alla popolazione proprio nella zona del terremoto. L’organizzazione cattolica Jinde (Shijazhuan), è riuscita a distribuire almeno 6 mila tende ai sopravvissuti; la diocesi di Xian ha organizzato un servizio infermieristico negli ospedali della città, dove arrivano di continuo feriti dalla zona dell’epicentro. Un gruppo di 60 volontari sta per essere inviato in Sichuan, ad Hanzhong e nel Gansu per aiutare da vicino i sopravvissuti con distribuzione di cibo, medicine e materiale infermieristico.