Richiesta mediazione ad Al-Sistani per fermare Muqtada al-Sadr
Baghdad (AsiaNews) - Una piccola delegazione del Consiglio Governativo Provvisorio(CGP) composta da membri sciiti si è diretta ieri pomeriggio a Najaf per incontrarsi con l'ayatollah Al-Sistani. Lo ha riferito ad AsiaNews una fonte molto vicina Muaffak Al-Rabii, membro sciita del CGP. Gli incidenti di ieri e la loro violenza preoccupano il governo provvisorio. Ma ciò che preoccupa di più è soprattutto la complicità di alcune stazioni di polizia coi rivoltosi sciiti. I poliziotti hanno volontariamente consegnato le armi in loro possesso ai sostenitori di Muqtada Al-Sadr. "Esistono molte forze esterne che pescano nel torbido" ha rivelato la stessa fonte ad AsiaNews.
Gli sciiti moderati del CGP sperano che l'ayatollah Al-Sistani adotti una presa di distanza netta dalle azioni di rivolta dell'Esercito di Al-Mahdi, dell'imam integralista Muqtada Al-Sadr. Non vi sono buoni rapporti fra i due leader religiosi sciiti. Nessun sciita, tuttavia, oserebbe mettere in discussione qualsiasi verdetto che emani dall'ayatollah Al-Sistani, l'unico Marja'a (guida spirituale infallibile sciita) in Iraq. Il CGP spera di ottenere dall'ayatollah Al-Sistani, la copertura religiosa senza la quale è impossibile dichiarare la Jihad.
L'imam Muqtada al-Sadr segue i dettami del Marja'a sciita Kazem Al-Haiiri, che risiede nella città di Qom in Iran. Molti analisti medio-orientali ritengono che l'Imam Al-Haiiri sia il ponte di unione fra Muqtada Al-Sadr ed il regime iraniano. Qualsiasi intervento da parte dell'ayatollah Al-Sistani, per riportare l'ordine interno, avrà un prezzo alto in concessioni a favore della comunità sciita. Al-Sistani ha sempre chiesto al CGP di introdurre la Sharia'a nella costituzione e nelle leggi dello stato.(PB)