Riapre per l’8 dicembre il santuario di Nostra Signora di Madhu
Colombo (AsiaNews) – Il governo dello Sri Lanka ha assicurato l’accesso al santuario di Nostra Signora di Madhu (nella foto) a partire dall’8 dicembre. I cattolici del Paese potranno così rispettare una tradizione che dura da 400 anni e con loro anche indù e buddisti, molto legati al luogo di culto.
L’area in cui sorge la chiesa è a 220 chilometri a nord di Colombo in una zona rimasta sotto il controllo delle Tigri Tamil sino al 25 aprile scorso. Le forze governative ed i ribelli del Liberation Tigers of Tamil Eelam (Ltte) avevano raggiunto un accordo più di un anno fa: istituire una “no war zone” attorno al santuario per permettere i pellegrinaggi durante le principali feste religiose. Nessuna delle parti aveva però rispettato il patto e in più l’area era stata disseminata di mine.
L’assicurazione sulla riapertura in occasione della solennità dell'Immacolata Concezione è giunta a padre Damian Fernando , direttore della Caritas Sri Lanka, da parte di Basil Rajapaksa, fratello del presidente e suo consigliere.
Padre Damian ha raccontato ad AsiaNews che la comunicazione è giunta dopo un incontro con Rajapaksa del 20 novembre. Spiega il direttore della Caritas: “Abbiamo visitato il santuario e l’area circostante il 4 novembre scorso sotto la protezione delle forze di sicurezza militari e quindi raccontato a Rajapaska ciò che avevamo visto”. La delegazione ha spiegato al consigliere del presidente che alcune zone dell’area non sono ancora state sminate e che per questo molti capi di bestiame sono morti di recente. Ricevuta l’assicurazione che la bonifica dell’area sarebbe stata realizzata per tempo, i membri della Caritas hanno anche chiesto alle autorità di disinfestare l’area dalle zanzare.
Basil Rajapaksa ha garantito oltre a questo anche la fornitura di elettricità a 100 abitazione costruite dalla Caritas a Batticaloa e la sicurezza dei pellegrini che percorreranno la zona ancora teatro di scontri con l’Ltte.