02/01/2008, 00.00
TAIWAN
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Riapre il Memoriale di Chiang Kai-shek, ora dedicato alla democrazia

Chiuso per alcuni mesi, ora commemora la libertà e le vittime del potere di Chiang. Il revisionismo sul periodo di Chiang cela una lotta politica tra i principali partiti, anche in vista delle elezioni 2008.

Taipei (AsiaNews/Agenzie) – E’ stato riaperto al pubblico ieri a Taipei il mausoleo dedicato a Chiang Kai-shek, chiuso a metà 2007, ora dedicato a ricordare gli abusi dei diritti umani commessi sotto di lui e a celebrare la democrazia.

“Venti anni fa – ha detto ieri alla radio il presidente Chen Shui-bian, nel discorso inaugurale  – Taiwan è stata liberata dal giogo della legge marziale. Oggi possiamo proclamare che l’edificio commemorativo del dittatore responsabile della legge marziale è stato rinominato Memorial Hall [nazionale] per la democrazia di Taiwan”. “Abbiamo finalmente fatto una cosa che dovevamo fare 20 anni fa”. Sulla porta d’ingresso la scritta Da Jhong Jhih Jheng [“radicato nel Gran Equilibrio con perfetta rettitudine”] dedicata a Chiang è stata mutata in Piazza della Libertà.

Nella sala è rimasta la statua in bronzo di Chiang, alta 10 metri, ma ora è circondata da centinaia di fotografie di persone morte durante il suo potere e da aquiloni fatti bambini per il tema “soffia il vento della democrazia”. Non c’è più la “guardia d’onore” che sorvegliava il monumento.

Il governo, guidato dal Partito  democratico progressista (Dpp), da tempo ha iniziato un’ampia revisione del periodo di potere di Chiang e della sua eredità. Iniziativa a cui si oppone il partito Kuomintang (Kmt).

Chiang è stato il leader del Kmt, che ha guidato il Paese per 51 anni fino alle elezioni del  2000 vinte dal Dpp. Rifugiato sull’Isola dopo essere stato sconfitto dalle forze comuniste di Mao Zedong, da molti è ricordato come chi ha fondato la prospera economia di Taiwan e l’ha salvata dall’invasione cinese. Ma altri lo ritengono responsabile del massacro del 28 febbraio 1947, nel quale i soldati Nazionalisti hanno ucciso migliaia di nativi.

Esperti osservano che queste iniziative revisioniste non sono dirette contro la Cina, ma sono parte di uno scontro politico tra il Dpp e il Kmt: un modo di dire che la Memorial Hall è per la popolazione, non per Chiang o i suoi eredi.

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