Restituzioni delle chiese: risposta minacciosa degli ortodossi a mons. Pezzi
di Nina Achmatova
L’arcivescovo cattolico aveva criticato la consegna alla diocesi ortodossa di Kaliningrad di una ex chiesa un tempo cattolica. La risposta degli ortodossi: dichiarazioni che possono minare la nostra collaborazione.
Mosca (AsiaNews) – La diocesi ortodossa di Kaliningrad risponde all’arcivescovo della Madre di Dio a Mosca, mons. Paolo Pezzi, che aveva contestato il disegno di legge “per la restituzione delle proprietà religiose nazionalizzate dallo Stato”. Secondo la bozza, che potrebbe essere approvata entro novembre, la diocesi russo-ortodossa di Kaliningrad entrerebbe in possesso della ex chiesa della Santa Famiglia, un tempo cattolica.
Denunciando come iniqua una legge studiata senza consultare le organizzazioni religiose diverse dal Patriarcato di Mosca, mons. Pezzi aveva ricordato che da oltre 20 anni la comunità cattolica di Kaliningrad chiede alle autorità la restituzione dei beni confiscati, senza essere ascoltata.
“Sembra molto strano che l’arcivescovo Pezzi accusi i fedeli ortodossi pubblicamente di inaffidabilità senza provare a negoziare e discutere la situazione – fa sapere in un comunicato la diocesi di Kaliningrad - tali dichiarazioni posso realmente danneggiare la cooperazione e le relazioni tra le nostre chiese e forse non solo nella regione”.
Mons. Pezzi aveva poi portato l’attenzione su fatti storici: Kaliningrad è diventata parte della Unione Sovietica dopo la Seconda guerra mondiale ed è difficile trovare nel suo territorio chiese ortodosse prima di quel periodo. Ve ne erano solo di luterane e cattoliche.
“Queste sottolineature – continua la nota della diocesi ortodossa – ci sorprendono. Dobbiamo ricordare che la composizione etnica e religiosa della regione è molto cambiata rispetto agli ultimi 60 anni. Oggi la maggior parte della popolazione residente si considera ortodossa e il servizio della diocesi si basa su questa realtà”. Per questo gli ortodossi reclamano nuovi edifici per il culto.
Infine, il comunicato ricorda a mons. Pezzi un detto, a mo’ di avvertimento: “La gente in case di vetro non dovrebbe gettare le pietre”. “La regione di Kaliningrad è speciale geograficamente per la Russia. – concludono - La sua unicità deve imporre a noi, rappresentati di differenti religioni, un modello di pace e coesistenza per la quale la Chiesa russo-ortodossa è pronta”.
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