Relazioni diplomatiche tra Santa Sede ed Emirati arabi
Città del Vaticano (AsiaNews) – Santa Sede ed Emirati arabi uniti (EAU) hanno deciso oggi di stabilire rapporti diplomatici. Lo rende noto un comunicato congiunto, nel quale si sottolinea il desiderio di “reciproca amicizia” e di “approfondimento della cooperazione internazionale” e si precisa che il livello dei rispettivi rappresentanti sarà quello di nunzio apostolico per la Santa Sede e di ambasciatore per gli Emirati.
Una nota diffusa in vaticano precisa che la “religione della quasi totalità dei cittadini degli Emirati Arabi Uniti è l’Islam, che è anche la religione ufficiale dello Stato. Nella Costituzione viene affermata la libertà religiosa e i cristiani possono svolgere le attività religiose pubbliche nelle chiese e nei complessi parrocchiali”.
“Ecclesiasticamente, gli Emirati Arabi Uniti fanno parte del Vicariato Apostolico di Arabia, con sede ad Abu Dhabi, affidato a S.E. Mons. Paul Hinder, OFMCap. Secondo stime attendibili, sarebbero presenti più di un milione di cristiani, in maggioranza cattolici, appartenenti a più di cento nazionalità diverse, che contribuiscono al benessere sociale del Paese”.
“Le chiese del Paese sono sette e in esse si celebra la Messa in diversi riti e lingue. Si è in attesa di ottenere dalle autorità del Paese, che intrattengono rapporti cordiali con la Chiesa cattolica, l’autorizzazione per la costruzione di nuovi edifici di culto. Diverse Congregazioni religiose prestano la loro opera educativa in sette scuole”.
Gli Emirati Arabi Uniti sono una federazione di sette Emirati indipendenti (Abu Dhabi, Ajman, Dubai, Al-Fujayrah, Ras al-Khaimah, Sharjah e Umm al-Qaiwain), situati lungo la costa centro-orientale della penisola arabica. La Capitale è Abu Dhabi. Su una superficie di 83.600 chilometri quadrati, vive una popolazione di più di 4 milioni di abitanti, composta in larga prevalenza da arabi, ma con un'altissima percentuale (più del 70%) di lavoratori stranieri provenienti da altri Paesi del Medio Oriente, dal Pakistan, dall’India, dalle Filippine e dal Bangladesh.
Il Paese ha un elevato reddito pro capite dovuto alle risorse petrolifere e di gas naturale, che ne fanno uno dei maggiori produttori dell'OPEC. Un’intensa attività economica si registra anche negli ambiti dell’edilizia, delle comunicazioni e del turismo.
20/07/2020 08:18