Re Abdullah invita Teheran a non esasperare il confronto con l’Occidente
Il monarca saudita chiede una soluzione che permetta lo sviluppo di un programma atomico a fini pacifici ed a tale scopo propone la creazione di un consorzio internazionale per l’arricchimento del combustibile nucleare. Un’idea analoga avanzata anche dal responsabile della politica estera della Ue, Solana.
Berlino (AsiaNews/Agenzie) - Il re dell’Arabia Saudita, Abdullah, ha invitato l’Iran ad evitare di aggravare il confronto con l’Occidente a causa del suo programma nucleare ed ha chiesto una soluzione che permetta a Teheran di mandare avanti un progetto a fini pacifici. A tale scopo, a suo parere, potrebbe essere fondato un consorzio internazionale che, sotto il controllo dell’AIEA, provveda all’arricchimento del combustibile atomico per tutti i partecipanti al gruppo.
Il re saudita si è espresso in tal modo nel corso di una visita in Germania, Paese in prima linea nel negoziato sul nucleare iraniano, e le sue considerazioni sono giunte una settimana dopo che i Paesi del Golfo hanno affermato di voler dare il via ad un loro programma per lo sviluppo pacifico dell’energia atomica.
Intervistato dalla Frankfurter Allgemeine, Abdullah ha sostenuto che “il mondo teme che il programma nucleare iraniano miri a sviluppare armi atomiche, mentre l’Iran afferma che ha obiettivi pacifici. Se le cose stanno così, non vediamo alcuna giustificazione per una escalation, confronto e sfida che può solo portare a complicazioni”.
La proposta saudita di un progetto per un arricchimento “in comune”, presentata già nei giorni scorsi dal ministro degli Esteri saudita Saud Al-Faisal, ha avuto un’accoglienza ufficialmente positiva da parte iraniana, ma “è inaccettabile se condizionata al fermo dell’arricchimento in Iran”.
Anche Javier Solana, responsabile della politica estera dell’Unione Europea, si era espresso a favore di un centro “comune” di arricchimento, sostenendo il pericolo di una crisi del trattato di non proliferazione nucleare. Egli ha evidenziato che Paesi arabi, come Marocco, Egitto e Giordania quest’anno hanno dato il via ad ambiziosi programmi nucleari, mentre l’Iran sta arricchendo uranio per centrali che non ha.
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