Rapporto Goldstone: l’Anp ottiene una sessione speciale del Consiglio Onu
Il Consiglio Onu per i diritti umani a Ginevra riporta in aula il documento che accusa Israele e Hamas di crimini di guerra. Incerto l’esito del voto per l’approvazione del rapporto che dovrebbe ottenere il parere favorevole di almeno 24 Paesi membri del Consiglio.
Ginevra (AsiaNews/Agenzie) - Il Consiglio per i diritti umani dell’Onu ospiterà domani 15 ottobre una sessione speciale sul rapporto Goldstone, che accusa Israele ed Hamas di crimini di guerra e contro l'umanità durante la guerra di Gaza nell'inverso scorso.
La discussione avverrà nell’ambito di una riunione dedicata alla “situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati e a Gerusalemme est” ed è stata richiesta dall’Autorità nazionale palestinese (Anp). .
La richiesta dell’Anp a Ginevra è il frutto della marcia indietro del presidente palestinese Mahmoud Abbas. In un primo tempo favorevole al rinvio del voto a marzo, il leader del’Autorità è tornato sui suoi passi dopo le proteste della popolazione palestinese e le accuse di “tradimento” da parte di Hamas.
La sessione speciale per una nuova discussione del rapporto Goldstone ha il sostegno di 18 Paesi che hanno appoggiato la richiesta palestinese. Tra essi figurano Cina, Cuba, Egitto, Arabia Saudita, Indonesia e Pakistan. Se il rapporto passa a maggioranza, esso potrà essere presto discusso anche al Consiglio di sicurezza Onu, costringendo Israele ed Hamas a rispondere delle accuse di crimini di guerra. è necessario il voto favorevole della maggioranza dei 47 membri del Consiglio.
Secondo fonti palestinesi, il fronte dei Paesi contrari al rapporto, capeggiato da Israele e Stati Uniti, può contare tra gli altri sul voto di Russia, Cina, Gran Bretagna, Germania, Olanda, Brasile e Canada. Favorevoli al documento sono le nazioni arabe a cui si aggiungono Pakistan e Nigeria. Tra gli indecisi figurano Norvegia, Sud Africa, Francia e Svizzera, ma per l’Anp questi ultimi due Paesi, al momento della votazione, sceglieranno per il fronte del no.
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