Ramadan a Jakarta, gli estremisti annunciano raid "contro alcool e pornografia"
Jakarta (AsiaNews/Agenzie) - I musulmani indonesiani hanno iniziato le celebrazioni per il mese sacro di Ramadan, di digiuno e preghiera per l'islam. La frangia estremista islamica, forte della decisione della Corte suprema dei giorni scorsi che ha bloccato la vendita di bevande alcoliche, ha già annunciato raid e attacchi contro bar e locali pubblici "peccaminosi"; intanto le forze di polizia hanno sequestrato ingenti quantitativi di bevande alcoliche e materiale pornografico, in un clima di sempre maggiore intolleranza.
Il mese sacro islamico è utilizzato come pretesto dagli estremisti in Indonesia per prendere di mira nightclub, bar e negozi che vendono alcolici, il cui consumo è proibito secondo la sharia. Quest'anno la situazione potrebbe essere ancora peggiore, in seguito alla serie di attacchi contro le minoranze religiose e i musulmani che non sono allineati all'ortodossia.
Habib Idrus Algadri, capo del Fpi del distretto di Depok, nella prima periferia di Jakarta, ha assicurato "azioni decise contro la circolazione di alcol, danze oscene e prostituzione". Già nei giorni scorsi, alla vigilia del Ramadan, i leader del Fronte hanno compiuto diverse missioni punitive contro quanti violavano le regole. E nei prossimi giorni, aggiunge il leader fondamentalista, almeno 50 aderenti circoleranno la notte nei punti di maggiore criticità della capitale, per assicurare il rispetto delle direttive. "Non esiteremo - conclude - a compiere i nostri raid, se vedremo che la polizia e le autorità non sono in grado di fare il loro lavoro".
Lo scorso fine settimana le forze dell'ordine a Jakarta hanno distrutto (nella foto) migliaia di bottiglie di alcol fabbricato in casa e venduto al pubblico senza licenza, oltre che materiale pornografico e dvd pirata.
L'Indonesia è la nazione musulmana più popolosa al mondo e, pur garantendo fra i principi costituzionali le libertà personali di base (fra cui il culto), diventa sempre più teatro di violenze e abusi contro le minoranze, siano essi cristiani, musulmani ahmadi o di altre fedi. Nella provincia di Aceh - unica nell'Arcipelago - vige la legge islamica e in molte altre aree si fa sempre più radicale ed estrema l'influenza della religione musulmana nella vita dei cittadini. Fra i vari divieti, soprattutto in materia di costumi, quello imposto alle donne di sedere a cavalcioni sulle moto o di indossare jeans o minigonne. Il rispetto delle regole è assicurato dalla presenza per le strade della "polizia della morale", un corpo speciale che punisce le violazioni.