Ramadan, l'augurio dei cristiani di Kirkuk ai “fratelli musulmani”
Kirkuk (AsiaNews) – “C’è bisogno di segni di dialogo, riconciliazione e rispetto in Iraq, altrimenti tutto è perduto”. Lo sostiene l’arcivescovo caldeo di Kirkuk, mons. Louis Sako che spiega così ad AsiaNews le sue iniziative perché anche i cristiani si uniscano alle preghiere dei “fratelli musulmani” in Iraq durante il Ramadan, il mese sacro dell’islam.
Il presule - che ieri ha diffuso sui media locali il suo messaggio d’auguri in arabo per l’imminente festività musulmana - riferisce che la diocesi ha “pubblicato un calendario dei riti del Ramadan e l’ha distribuito a 3mila famiglie della città”. Egli ha poi intenzione di organizzare una cena con vari esponenti religiosi della città.
Il mese sacro si apre quest’anno il 13 settembre per chiudersi poi il 12 ottobre. In questo periodo –mons. Sako invita “i fedeli cristiani a rispettare i sentimenti dei cittadini musulmani e quindi a non mangiare né bere in pubblico, non indossare un abbigliamento succinto e unirsi a loro nella preghiera per l’unità, la stabilità, la vita e la dignità degli iracheni”. Il Ramadan – continua il messaggio - è un momento speciale per la preghiera e il progresso verso la virtù, la riconciliazione, il perdono, la compassione e la pace in favore di tutti gli iracheni”. “È un mese – conclude il vescovo - in cui ci affidiamo alla pazienza e alla forza per creare una società di amore, armonia, verità e giustizia, curare le nostre ferite, realizzare le nostre speranze di vivere in sicurezza, libertà e gioia…”.
Intanto il governo si sta organizzando per la festività, tra le principali della religione musulmana. Per tutto il Ramadan, sarà ridotto il coprifuoco serale a Baghdad. Stando a quanto dichiarato dal portavoce del piano di sicurezza nella capitale, il coprifuoco notturno verrà spostato dalle ore 23 a mezzanotte e resterà attivo fino alle 5 del mattino. In questo periodo comunque, i veicoli non potranno attraversare i principali ponti che passano sul fiume Tigri e collegano l'est all'ovest della città.