Rajasthan, estremisti indù attaccano famiglia cristiana: Convertitevi o vi uccideremo
Mumbai (AsiaNews) - "Se non vi convertite all'induismo vi uccideremo e vi faremo a pezzi": con questa minaccia un gruppo di ultranazionalisti indù ha aggredito e picchiato un'anziana signora cristiana, a Jaipur (Rajasthan). Gli uomini cercavano il figlio - un pastore pentecostale - e la moglie. La donna ha riportato gravi ferite a testa e braccia. Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), ha espresso "profonda tristezza" per l'aggressione, che testimonia "la crescente intolleranza e ostilità verso i cristiani, il silenzio delle autorità e l'assenza di condanne" per i colpevoli.
Al momento dell'attacco - avvenuto il 13 agosto scorso - la donna era sola in casa del figlio, il rev. Vishaal Behl. L'abitazione funge anche da sala di preghiera per la Fire of God Ministries, la comunità pentecostale guidata dal pastore. Nel primo pomeriggio quattro uomini hanno suonato alla porta, con i volti coperti da caschi. Scoperto che il rev. Behl e sua moglie non erano in casa, il gruppo ha fatto irruzione, distruggendo varie suppellettili e minacciando l'anziana madre affinché rivelasse dove si trovavano i due.
La donna ha detto di non sapere dove fossero, e per questo è stata picchiata. Quando alcuni vicini si sono accorti dell'aggressione in corso, i radicali indù si sono allontanati.
"Con un occhio alle elezioni generali del 2014 - spiega il leader cristiano - le forze estremiste hindutva pensano che fomentare le tensioni tra le diverse comunità e aizzare la società contro la minoranza cristiana possa aiutarle a ottenere voti. Anche in Rajasthan, uno Stato guidato dal Congress [primo partito laico del Paese, anche al governo centrale]".