19/08/2011, 00.00
ISRAELE-PALESTINA
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Raid israeliani su Gaza, missili su Israele dopo la strage del Negev

Raid a ripetizione su Rafah e Gaza City, sette persone uccise. Nelle prime ore della mattina militanti palestinesi hanno lanciato razzi Grad su Ashqelon, Ashdod, Sderot e Beer Sheva. Otto le vittime degli attentati di ieri, si cercano i membri superstiti del gruppo di terroristi.
Tel Aviv (AsiaNews/Agenzie) – L’aviazione israeliana ha effettuato nella notte quattro raid sulla striscia di Gaza, che hanno causato un morto e cinque feriti. Lo hanno reso noto fonti mediche palestinesi. In uno dei raid è stata presa di mira una casa nella parte orientale di Gaza city e un adolescente è stato ucciso. Un primo raid dell'aviazione israeliana ieri ha causato sei morti nella città di Rafah, nel sud della Striscia, quattro dei quali militanti dei Comitati di Resistenza militare fra cui anche il capo dell'organizzazione, Kamal al Nayrab. Nelle prime ore della mattina due razzi di tipo “Grad” lanciati dalla striscia di Gaza hanno colpito la città costiera di Ashdod ferendo due civili, uno dei quali in modo grave.

Il Negev israeliano è sottoposto nelle ultime ore a ripetuti lanci di razzi palestinesi da Gaza. Nelle città di Ashqelon, Ashdod, Sderot e Beer Sheva le sirene di allarme risuonano a ripetizione e la popolazione deve ogni volta cercare riparo. Finora i miliziani palestinesi hanno sparato almeno una dozzina di razzi che ad Ashdod hanno provocato danni materiali ad alcuni edifici, fra cui una sinagoga. Al bilancio delle vittime di queste ore devono aggiungersi un ufficiale e due agenti della sicurezza di frontiera egiziani colpiti per errore da un elicottero israeliano.

Questa nuova fiammata di violenza ha avuto origine ieri, quando un gruppo di terroristi ha lanciato una serie di attacchi contro autobus e automobili civili vicino a Eilat, in una zona molto prossima al confine con l'Egitto. Gli attacchi che hanno provocato almeno otto vittime fra gli israeliani. Anche sette terroristi hanno perso la vita negli scontri a fuoco con gli uomini della sicurezza di Israele che hanno lanciato un’operazione a largo raggio. Secondo le autorità israeliane, i terroristi provenivano da Gaza e sono entrati in Israele attraverso il Sinai egiziano. Gli isareliani sono sempre più convinti che dalla caduta di Mubarak in poi il controllo sul confine sia molto diminuito.

Nel Negev, a nord di Eilat, proseguono anche oggi le ricerche di membri del commando terroristico che potrebbero essere ancora appostati sul terreno in attesa di tornare in azione. Sulle arterie si notano numerosi posti di blocco ed una rafforzata presenza militare. La polizia israeliana è inoltre schierata in forze a Gerusalemme est per far fronte ad eventuali manifestazioni che potrebbero essere inscenate dai fedeli islamici al termine delle preghiere del venerdì e del Ramadan nella Spianata delle Moschee. Hamas ha negato ogni responsabilità per le incursioni terroristiche di ieri. Saeb Erekat, capo negoziatore palestinese, ha dichiarato: “Mettiamo in guardia Israele da non lanciare un’offensiva o imporre punizioni collettive sulla popolazione civile di Gaza”.

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