03/04/2013, 00.00
CINA - HONG KONG
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Quattro nuovi casi di grave influenza aviaria nello Jiangsu

Tutti e quattro i malati sono in pericolo di morte. Ma molte persone venute a contatto con loro non presentano alcun sintomo. Le infezioni sono avvenute nel delta dello Yang Tze, dove sono stati gettati oltre 16mila maiali morti. L'Organizzazione mondiale della sanità non esclude un legame con l'ecatombe di maiali. I viaggiatori che dalla Cina arrivano a Hong Kong e hanno sintomi respiratori, sono pregati di indossare maschere e farsi vedere da un dottore.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Quattro persone nella provincia dello Jiangsu sono in pericolo di morte dopo essere state infettate dal virus H7N9 dell'influenza aviaria. La notizia è stata diffusa dopo quella della morte di due malati dello stesso virus a Shanghai e la malattia grave di una donna dell'Anhui.

Il dipartimento della sanità dello Jiangsu ha confermato che i quattro nuovi casi hanno sviluppato sintomi fra il 19 e il 21 marzo. I pazienti sono: una donna 45enne macellaia in un mercato di Nanjing; una donna di 48 anni di Suqian; un uomo di 83anni di Suzhou e una donna di 32 anni di Wuxi. Tutti e quattro sono in condizioni critiche con profondi problemi di respirazione. Ma almeno 160 persone che sono state in contatto con loro non hanno ancora sviluppato alcun sintomo.

Le prime notizie sulla morte causata dall'H7N9 sono emerse tre giorni fa, con l'annuncio della morte di un uomo di 87 anni e di uno di 27 a Shanghai, nello stesso ospedale, a cui si è aggiunta la notizia della malattia grave di una donna 37enne dell'Anhui.

Tutte le infezioni sono avvenute nel delta del fiume Yang Tze, dove nelle scorse settimane si era diffusa un'epidemia di maiali, le cui carcasse - almeno 16mila - erano state gettate nel fiume. Le autorità del dipartimento dell'agricoltura, dopo aver svolto dei test, escludono che il virus mortale sia legato in qualche modo all'ecatombe di maiali. Ma l'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che, sebbene finora i test siano negativi, non si può escludere un legame fra l'infezione e i maiali morti.

Ad accrescere i timori sulle infezioni contribuisce il basso livello di prevenzione e cure sanitarie nel Paese. In più, la zona del delta dello Yang Tze, che comprende Shanghai, è forse l'area cinese con più contatti internazionali, a causa del commercio. Ciò potrebbe portare - come è avvenuto nel 2003 con l'epidemia di Sars - a una pandemia.

Il dipartimento della salute di Hong Kong consiglia ai viaggiatori di ritorno da Shanghai, Guangdong e Anhui che hanno sintomi  respiratori, di indossare maschere e farsi subito visitare da un medico.

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