Quasi 90.000 missionari per 5 miliardi di non cattolici
Città del Vaticano (AsiaNews) - I cattolici sono il 17,20% della popolazione mondiale, cioè, su una popolazione mondiale di 6 miliardi e 200 milioni di abitanti, sono 1 miliardo e 70 milioni. Essi così ripartiti: 137 milioni in Africa (16,6%); 534 milioni nell'America (62,3%); 280 milioni in Europa (39,9%); 110 milioni in Asia (2,9%); 8 milioni in Oceania (26,8 %).
Il dato, illustrato dal cardinale Crescenzio Sepe, prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, in occasione della presentazione del messaggio del Papa per la 78/ma Giornata missionaria mondiale, che sarà celebrata il 24 ottobre, evidenzia da solo la necessita' dell'azione missionaria, il perché, scrive Giovanni Paolo II, "dobbiamo impegnarci con tutte le forze al suo servizio".
Attualmente, a servizio di questo mondo missionario, opera una realtà variegata di persone: vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose, catechisti e laici. I sacerdoti sono più di 85 mila (tra clero diocesano e religioso). Le suore sono 450 mila e i catechisti un milione e 650 mila. "Nonostante queste forze possano apparire notevoli ha detto il cardinale - e benché constatiamo un continuo aumento delle vocazioni alla vita religiosa e sacerdotale, esse sono ancora insufficienti ai bisogni emergenti nei Paesi di missione. Un esempio: in Asia vive più del 60% della popolazione mondiale e i cattolici sono soltanto il 2,9%. Si capisce perché, allora, il Santo Padre nel primo numero di questo Messaggio, ci invita a "rilanciare con coraggio la missione ad Gentes".
Le circoscrizioni ecclesiastiche (arcidiocesi, diocesi, vicariati e prefetture apostoliche,
etc.) affidate a Propaganda Fide sono 1.081, alle quali bisogna aggiungere altre 153 circoscrizioni
ecclesiastiche della cosiddetta "zona del silenzio" (Cina, Cambogia, etc.). Il tutto costituisce
il 40% della Chiesa universale.
Riferendosi infine all'appello del Papa per un sostegno spirituale e materiale a favore delle Pontificie opere missionarie, il cardinale ha offerto i dati delle opere sostenute da Propaganda Fide: 280 seminari maggiori interdiocesani, per un totale di 65.000 seminaristi maggiori; 110 seminari minori, per un totale di 85.000 seminaristi minori; 42.000 scuole; 1.600 ospedali; 6.000 dispensari medici; 780 lebbrosari; 12.000 opere caritative e sociali. I dati non tengono conto dell'assistenza fatta dai missionari/e alle singole piccole comunità parrocchiali nei villaggi, nelle stazioni missionarie, etc.
A proposito delle opere caritative e sociali, esse sono destinate non solo ai cattolici ma anche e, in alcuni casi, soprattutto ai non cattolici e ai non cristiani. Negli ultimi anni, poi, si stanno prendendo iniziative per l'assistenza ai malati di AIDS, soprattutto in Africa, dove in alcuni Paesi, la malattia è aumentata di venti volte negli ultimi anni e dove muoiono 3 persone ogni cinque minuti. Lo stesso vale per quanto riguarda la malaria, il colera, il diabete, la meningite e il rischio di cecità (a causa dell'ancocercosi: 71 milioni di africani).
Vanno infine ricordate alcune istituzioni ed iniziative che sono presenti a Roma: la Pontificia università Urbaniana, che è l'unica università esclusivamente missionaria nel mondo, con circa 1.300 alunni e 110 professori; il Pontificio collegio S. Pietro e S. Paolo: due Istituti per sacerdoti provenienti dai Paesi di missione per studi superiori: 350 alunni; il Pontificio collegio Urbano: per la formazione dei seminaristi dei Paesi missionari: 140 alunni; il Centro Culturale Asiatico "Giovanni Paolo II": 45 studenti provenienti, per ora dalla Cina e dal Vietnam; il Collegio "Mater Ecclesiae", per la formazione di catechisti; il Foyer Paolo VI: per la formazione delle Religiose (80 religiose); il Centro internazionale di animazione missionaria: per l'animazione della Missione "Ad Gentes".
24/10/2004