Quasi 500 morti per le piogge monsoniche nel nord Pakistan
Sono le piogge peggiori da oltre 80 anni. Si temono oltre 6 mila vittime. La zona più colpita è il nord-ovest del Pakistan e la Swat Valley, un luogo di turismo. Molte zone sono isolate.
Peshawar (AsiaNews/Agenzie) – Quasi 500 persone sono state uccise dalle alluvioni o dalle frane fra Pakistan e Afghanistan. La maggior parte è morta nel nord-ovest del Pakistan; circa 60 sono morti in Afghanistan.
Forti piogge monsoniche cadute da giorni hanno distrutto strade, ponti, case e isolato centinaia di migliaia di persone.
La città di Peshawar è isolata e centinaia di turisti nell’area della Swat Valley sono dispersi. Mian Iftikhar Hussain, ministro dell’informazione, afferma che il bilancio dei morti potrà salire ancora di più. Egli teme possa arrivare fino a 6 mila persone. “Siamo di fronte al peggior disastro nella storia della nostra provincia”, ha detto.
L’esercito guida le squadre di emergenza; finora ha fatto evacuare quasi 15 mila persone e ha lanciato da aerei ed elicotteri almeno 50 tonnellate di razioni di cibo nelle zone colpite. Secondo le autorità, le piogge e le alluvioni sono le peggiori da oltre 80 anni.
Più di 300 millimetri d’acqua sono cadute in tre giorni, la quota più alta negli ultimi 35 anni, e si attende ancora più pioggia nel weekend. L’ufficio meteorologico prevede piogge per almeno altri 10 giorni. La stagione dei monsoni in Pakistan dura fino agli inizi di settembre.
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