03/04/2012, 00.00
SRI LANKA
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Quaresima di ritiro e preghiera per i cattolici srilankesi, per prepararsi alla Pasqua

di Melani Manel Perera
Ogni parrocchia della diocesi di Kandy ha organizzato programmi speciali per i propri fedeli. Pellegrinaggi, Via Crucis e una raccolta fondi per costruire un nuovo reparto oncologico al Kandy General Hospital. Sacerdote diocesano: “La Pasqua è il momento migliore per rispondere alla chiamata di Dio”.

Kandy (AsiaNews) - Ritiri di preghiera, vie Crucis, pellegrinaggi e raccolte fondi: così i cattolici della diocesi di Kandy (Central province, Sri Lanka) si sono preparati alla Pasqua di quest'anno, durante il periodo di Quaresima. "I sacerdoti di ogni parrocchia - spiega ad AsiaNews p. Nandana Manatunga, direttore dell'ufficio per i diritti umani della diocesi - hanno organizzato dei programmi speciali, per far riflettere i propri fedeli sulle condizioni in cui vivono i tamil del nord, i bisognosi, i malati e chi vive in prigionia".

Tra le tante iniziative, molti pellegrinaggi a Alagollawa, Sancta Maria, al santuario di St. Anthony a Wahacotte, dove avevano allestito le stazioni della Via Crucis. "In questi luoghi - aggiunge p. Manatunga, ex direttore della Caritas - Setick a Kandy - la gente ha avuto molto tempo per meditare sulla Passione di Gesù Cristo e sulla loro vita". Inoltre, la diocesi di Kandy ha organizzato una colletta, il cui ricavato andrà per la costruzione di un nuovo reparto di oncologia nel Kandy General Hospital.

Seguendo il tema scelto quest'anno dalla Commissione cattolica nazionale per Giustizia, pace e sviluppo umano, "Unità attraverso la riconciliazione", le diocesi del Paese hanno organizzato programmi educativi. La Caritas ha dato il suo contributo preparando libretti e manifesti.

"Con l'inizio della Settimana Santa - conclude p. Manatunga - si entra in un clima di grande entusiasmo. Perché accade questo? Dopo tutto, stiamo per ricordare la crocifissione di Gesù. E se guardiamo alla situazione attuale, vediamo guerre, violenze di ogni genere, egoismo, ingiustizia, discriminazione, povertà... Ma a Pasqua, i credenti aspettano una nuova vita. È il momento migliore per tutti noi, per rispondere alla chiamata di Dio, ascoltarlo, prendendo per mano i nostri fratelli in difficoltà, nella nostra società e nel nostro Paese".

 

 

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