Quaresima di missione per i cattolici di Ho Chi Minh City
di J.B.Vu
Costruire la comunione, collaborare e portare la Buona Novella a tutti, il tema scelto per questo tempo. Attraverso le attività pastorali, i fedeli hanno manifestato lo spirito di carità verso le persone che vivono nelle loro comunità.
Ho Chi Minh City (AsiaNews) – Costruire la comunione, collaborare e portare la Buona Novella a tutti: è il tema della Quaresima dell’arcidiocesi di Saigon, portato a 651.946 fedeli delle oltre 200 parrocchie, senza contare i “piccoli centri di missione”, nelle quali lavorano 313 incaricati. La Chiesa locale conta inoltre su 292 religiosi, 3.588 suore e 2028 sacerdoti.
Nello spirito del Giubileo 2010 della Chiesa vietnamita, “I cattolici vietnamiti sono buoni cattolici per divenire buoni cittadini”. Così, nel periodo di Quaresima, le parrocchie hanno organizzato attività pastorali e riti penitenziali. Attraverso le attività pastorali, i fedeli hanno manifestato lo spirito di carità verso le persone che vivono nelle loro comunità. Paul, un laico della parrocchia di Binh an thuong dice ad AsiaNews: “oggi non vogliamo usare la violenza per combattere l’ingiustizia nella società, ma dobbiamo perdonare e vivere nell carità con tutti. Mentre Gesù portava la croce – aggiunge – quando uno dei soldati del re gli sputò in faccia, Gesù disse ‘Padre perdona loro, perché non sanno quel che fanno’”.
“In vietnamita – ricorda suor Maria, della congreagazione delle Poor Siters of Priest Jesus – c’è un proverbio che dice ‘credi nella religione, ma non credere nelle persone che usano la religione per I loro scopi politici’ (tin dao nhung khong tin nguoi co dao). Il proverbio dice la veritò su una parte della società. Così dobbiamo pregare, credere in Dio e a,are I fratelli e le sorelle che vivono con noi”.
Per il Giubuleo, il cardinale Pham Minh Man ha invitato i gruppi pastorali, le comunità e tutti i fedeli dell’arcidiocesi a seguire gli insegnamenti della Chiesa per vivere in primo luogo una “religione umana” per costruire la Chiesa e essere buoni cittadini.
Padre Giuseppe, viceparroco di una piccola parrocchia di Bien Hoa City, provincia di Ding Nai, racconta ad AsiaNews: “la mia parrocchia ha pochi giovani, eppure ogni volta che organizzo gli incontri mensili, ci sono più di 270 giovani che vengono dai villaggi vivini. La maggior parte di loro sono buddisti o seguono la religione degli antenati o non hanno fede. Hanno bisogno di sostegno morale per la loro vita. Nella mia preghiera durante la messa penso che siamo poche persone e una piccola parte della missione. Così, li incontro, parlo con loro, scambio con loro esperienze di lavoro. Li capisco e loro vengono sempre di più in chiesa”.
Per il Giubileo, il cardinale ha parlato della vita religiosa come “dao lam nguoi” (vita religiosa di esseri umani normali) e basata sui rapporti delle persone con la famiglia, la società, la Chiesa e Dio. Dobbiamo imparare a guardare l’amore di Gesù e la verità per la nostro vita, le nostre famiglie e la società umana.
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