Pyongyang: no a nuove sanzioni e alle esercitazioni militari con gli Usa
Il portavoce della delegazione di Pyongyang al Forum regionale dell’Asean, in corso ad Hanoi, attacca le sanzioni contro la Corea del Nord annunciate dagli Stati Uniti e minaccia: “Le esercitazioni militari fra Seoul e Washington sono contro la pace”.
Hanoi (AsiaNews/Agenzie) - Le nuove sanzioni contro la Corea del Nord annunciate ieri dagli Stati Uniti “violano la dichiarazione dell’Onu, pubblicata dopo l’affondamento di una nave militare sudcoreana”. Lo ha dichiarato Ri Ton Il, portavoce della delegazione di Pyongyang al Forum regionale dell’Asean, in corso ad Hanoi, in Vietnam.
Il riferimento è alla pubblicazione dello scorso 9 luglio di una dichiarazione firmata dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu, in cui l’organismo “deplorava in maniera unanime” l’affondamento della corvetta sudcoreana Cheonan. Nel corso dell’incidente sono morti 46 marinai sudcoreani, ma le Nazioni Unite hanno deciso di non condannare per l’accaduto la Corea del Nord. Pyongyang ha finora negato alcun coinvolgimento nella vicenda, smentendo un rapporto di Seoul che invece punta il dito contro i nordcoreani.
Il portavoce del regime di Pyongyang ha inoltre duramente criticato le preannunciate manovre congiunte Usa-Corea del Sud, che inizieranno domenica a largo della costa orientale della penisola coreana, affermando che esse “costituiscono un grande pericolo per la regione”. La Casa Bianca ha annunciato ieri che le esercitazioni militari, che avranno luogo nel Mar del Giappone, avranno “una natura difensiva, garantiranno un sostegno alla difesa sudcoreana e invieranno un messaggio chiaro di dissuasione alla Corea del Nord”.
Se gli Stati Uniti sono realmente interessati alla denuclearizzazione della penisola coreana – ha detto Ri Tong Il – “dovrebbero fermare le esercitazioni militari e le sanzioni che distruggono il clima necessario per il dialogo”.
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