Pyongyang va a lezione di capitalismo
di Joseph Yun Li-sun
Il governo nordcoreano manda i suoi tecnici in Cina a studiare le riforme e il libero mercato. Un segno della fragilità del sistema economico del regime, che teme il crollo totale. Il viaggio è stato pagato da Seoul, che non vuole ritrovarsi 22 milioni di poveri sulla schiena.
Seoul (AsiaNews) – Un gruppo composto da 48 dirigenti del governo nordcoreano ha partecipato a un corso intensivo sulle dinamiche del capitalismo presso l’università di Dalian, in Cina. Il viaggio è stato pagato dal governo del sud, che teme un “effetto Germania” in caso di riunificazione della penisola. La decisione di concedere il permesso dimostra che il regime di Pyongyang non sa più cosa fare per fermare la crisi economica in corso nella nazione.
Del gruppo studio facevano parte 23 membri del governo centrale del nord – provenienti dalla Commissione per la pianificazione, dal ministero del Commercio e da quello degli Esteri – insieme a 15 uomini d’affari e 8 fra avvocati e docenti dell’università Kim Il-sung. Il corso si è svolto, nella massima segretezza, fra ottobre e novembre 2009. La conferma viene dal governo sudcoreano, che ieri ha quantificato anche la spesa: 225 milioni di won, per quello che è stato definito “un progetto di cooperazione con la Corea del Nord”.
Un anonimo funzionario del governo di Seoul spiega anche la scelta dell’ateneo: “Abbiamo scelto Dalian perché il corso sarebbe stato approvato soltanto se tenuto in Cina, il più stretto alleato di Pyongyang. Il nostro governo ha deciso di rimanere nell’ombra”. Il basso profilo della Corea del Sud si spiega con il timore, condiviso dall’esecutivo e dalla popolazione, di una possibile riunificazione della penisola.
Se questa dovesse avvenire, infatti, l’economia della parte democratica del Paese si ritroverebbe da un momento all’altro con 22 milioni di nuovi cittadini senza alcun peso, o conoscenza, imprenditoriale. Sarebbe un colpo durissimo per un sistema-nazione attualmente fra gli otto più sviluppati al mondo. Per prevenirlo, il nuovo governo di Seoul ha deciso di aiutare in tutti i modi il Nord a sviluppare una propria economia.
Il corso di Dalian è stato tenuto da accademici e tecnici che hanno realizzato le veloci riforme di città cinesi poi divenute centri finanziari di primo livello, come Shanghai. Un dirigente del ministero delle Finanze spiega: “Ai nordcoreani non importava chi fosse il loro sponsor. Si sono applicati con molta serietà, determinati a prepararsi al meglio per l’economia di mercato. Il loro atteggiamento dimostrava chiaramente che la decisione è stata presa direttamente da Pyongyang”.
Vedi anche
"Topolino" all'assalto della Cina
30/10/2004
30/10/2004