Pyongyang minaccia il Sud e taglia le linee telefoniche militari con Seoul
Il regime comunista considera una “provocazione” le esercitazioni congiunte fra l’esercito statunitense e sud-coreano e annuncia una guerra. Nelle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea Suprema del Popolo il “Caro leader” ha ottenuto il 100% dei consensi nel collegio militare 333.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Pyongyang ha tagliato le linee telefoniche militari con la Corea del Sud e annuncia rappresaglie militari se verrà intercettato il satellite Taepodong-2, il cui lancio sembra ormai imminente. Le nuove minacce del regime comunista nord-coreano sembrano una risposta alle annuali esercitazioni congiunte fra l’esercito statunitense e sud-coreano, in programma in questi giorni. Ieri si sono inoltre svolte le votazioni per il rinnovo dell’Assemblea Suprema del Popolo, nelle quali il dittatore nord-coreano Kim Jong-il ha ottenuto un “consenso” del 100% nel collegio militare 333 dove era candidato.
Questa mattina la Corea del Nord ha interrotto le comunicazioni telefoniche militari con il Sud. L’ufficio di collegamento fra gli eserciti di Seoul e Pyongyang era stato varato nel 2005, in base ad un accordo firmato il 20 luglio dello stesso anno nel villaggio di Panmunjom, all’interno della zona demilitarizzata che separa le due Coree. Da anni Seoul e Washington effettuano esercitazioni congiunte dei propri eserciti, ma prima d’ora non erano state utilizzate dalla Corea del Nord come pretesto per annunciare un conflitto fra le due Coree. Un comunicato dell’agenzia ufficiale nord-coreana Kcna riferisce che le operazioni in programma sono una “provocazione militare” e vengono considerate il prologo “di una guerra”.
Il comando generale del North Korea People’s Army ha inoltre promesso risposte immediate se verrà abbattuto il satellite che Pyongyang si appresta a lanciare in orbita. “Per la precisione – riferisce in un comunicato il comando – abbattere il nostro pacifico satellite significherà guerra”. Per il governo nord-coreano si tratta di un vettore per le telecomunicazioni spaziali; analisti internazionali non escludono sia una evoluzione di un missile capace di contenere testate nucleari e in grado di colpire la costa occidentale degli Stati Uniti.
Analisti considerano il tentativo della Corea del Nord di alimentare un clima di tensione con il Sud una mossa per attirare l’attenzione degli Stati Uniti e della comunità internazionale. In ballo vi sono aiuti economici e finanziamenti per il Nord, che Seoul ha sempre condizionato allo smantellamento del programma nucleare da parte di Pyongyang.
Ieri in Corea del Nord si sono infine tenute le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea Suprema del Popolo. Il voto, una pura formalità in un Paese retto da una ferrea dittatura, ha registrato il 100% delle preferenze per Kim Jong-il. Egli era candidato nel collegio militare 333, un numero fortunato in Corea del Nord. In ogni collegio vi era un solo candidato, approvato prima delle elezioni. L’elemento più significativo legato alle elezioni era la possibile candidatura di Kim Jong-un, terzogenito del “Caro leader” e considerato il possibile erede al comando.
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