Pyongyang guarda allo spazio. La popolazione muore di fame ed è vittima di abusi
La Corea del Nord si dice pronta a lanciare in orbita il vettore. Circa 8,7 milioni di nord-coreani soffrono la fame e solo una piccola percentuale ha potuto usufruire degli aiuti. Fonti di intelligence riferiscono che il Nord possiede due testate nucleari per missili a media gittata.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Il Digital Globe, impresa americana, ha catturato le immagini di un “missile pronto per il lancio” dalla piattaforma di Musudan-ri, nella parte meridionale della provincia di North Hamgyong, in Corea del Nord. Con un investimento milionario, Pyongyang si appresta a mandare in orbita il vettore a dispetto dei moniti lanciati dalla comunità internazionale e indifferente verso la sua popolazione ridotta allo stremo, che muore di fame ed è vittima di torture e abusi.
In Corea del Nord il giornale ufficiale del partito invita i cittadini a “seguire il leader Kim Jong-il” nella sua “battaglia per la crescita dell’economia del Paese, nonostante le preoccupazioni per la sua salute”. Pyongyang ha investito decine di milioni di dollari per la preparazione del vettore spaziale, incurante di una popolazione che soffre di fame. Nelle scorse settimane Vitit Muntarbhorn, relatore speciale Onu per i diritti umani in Corea del Nord, ha affermato che “la mancanza di cibo è ancora una questione di estrema importanza” nel Paese.
Fra il 2008 e l’inizio del 2009 Washington ha distribuito attraverso varie Ong più di 169mila tonnellate di aiuti alla Corea del Nord. Secondo gli ultimi dati forniti dall’Onu vi sono “circa 8,7 milioni di persone che soffrono di mancanza di cibo, ma solo 1,7 milioni hanno usufruito dell’assistenza, perché le scorte erano insufficienti”. Vitit Muntarbhorn denuncia inoltre l’uso sistematico da parte del regime di Pyongyang di “punizioni collettive, detenzione di oppositori politici ed esecuzioni di piazza”; esso perpetra una “cultura della paura” per mantenere saldo il potere ed eliminare qualsiasi voce contraria. “La situazione generale – conclude – è gravissima e disperata”.
A pochi giorni dal lancio del vettore spaziale, previsto fra il 4 e l’8 aprile, fonti dell’International Crisis Group rivelano che la Corea del Nord possiede due testate nucleari per missili a media gittata Rodong. Esse sono state fabbricate grazie al plutonio estratto dall’impianto di Yongbyon. A dispetto delle minacce nucleari che arrivano dal Nord, il presidente sud-coreano Lee Myung-bak si dice “contrario ad ogni azione militare” contro la Corea del Nord, anche se alcuni Paesi – fra i quali il Giappone – sono “giustamente” preoccupati per la loro sicurezza. In vista del lancio del missile la marina militare statunitense ha deciso di posizionare due navi intercettori al largo della costa sud-coreana. Tokyo riferisce infine di aver dato mandato alla difesa di “intercettare ogni oggetto” proveniente dalla Corea del Nord che sorvolerà il suo territorio.
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