Pyongyang condanna a otto anni di lager un cristiano americano
Pyongyang (AsiaNews/Agenzie) – Una Corte di giustizia nordcoreana ha condannato a otto anni di lavori forzati Aijalon Mahli Gomes, cittadino statunitense originario di Boston, ritenuto colpevole di essere entrato nel Paese in maniera illegale. Lo conferma la Korean Central News Agency, l’agenzia di stampa ufficiale del regime.
La condanna, riferisce la Kcna in un dispaccio di quattro paragrafi, “è stata comminata per ingresso illegale nello Stato comunista e per ostilità mostrata verso il governo”. Secondo i giudici, inoltre, il cittadino americano “ha ammesso tutte le sue responsabilità”. Al processo, che ha avuto luogo ieri, hanno partecipato funzionari non meglio identificati dell’ambasciata svedese a Pyongyang, che spesso rappresenta gli interessi degli Usa in mancanza di un rapporto diplomato diretto.
Lo scorso mese i media ufficiali avevano diffuso l’identità del cittadino americano arrestato il 25 gennaio: Aijalon Mahli Gomes, cristiano di 30 anni, è un ex insegnante di inglese con profonde convinzioni religiose. Fino allo scorso gennaio ha vissuto e lavorato in Corea del Sud; il 25 gennaio è entrato nel Paese comunista. Le autorità gli hanno inoltre comminato una multa di 70 milioni di nuovi won, pari a circa 650mila euro.
Gomes è il quarto cittadino americano accusato di essere entrato in maniera illegale, nel 2009, all’interno della Corea del Nord. Lo scorso febbraio, Pyongyang ha liberato Robert Park, entrato nel Paese passando dalla Cina grazie a un fiume congelato. Lo scorso anno, inoltre, due giornaliste americane – Laura Ling e Euna Lee – erano state arrestato per lo stesso motivo e condannate a 12 anni di lavori forzati. Dopo quattro mesi di galera, sono state liberate e consegnate a una missione diplomatica guidata dall’ex presidente Usa Bill Clinton.
Secondo gli analisti, anche Gomes verrà liberato presto. Kim Yong-hyun, docente di studi nordcoreani presso l’università Dongguk di Seoul, spiega: “Il Nord non se lo terrà per otto anni. Sospenderà la condanna e lo espellerà, come gesto di buona volontà nei confronti degli Stati Uniti”.
29/04/2016 07:55
16/03/2016 08:54