Pyongyang allenta le restrizioni ai mercati, per contenere le rivolte popolari
A rivelarlo è un istituto di intelligence sud-coreana. La recente riforma monetaria e i limiti imposti dalla dittatura comunista hanno causato un innalzamento nei prezzi del riso e dei generi prima necessità. Kim Jong-il licenzia il manager incaricato di gestire il patrimonio personale perché inserito nella lista nera della Ue.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – Pyongyang ha allentato le restrizioni al mercato interno dei prodotti. Una decisione presa dalla leadership comunista per calmare gli animi di una popolazione ridotta sempre più alla fame e infuriata per il caos generato dal cambio della moneta. A rivelarlo è un istituto di intelligence sud-coreana, secondo cui “segnali di questo tipo emergono in zone diverse del Paese”. Intanto il “Caro leader” Kim Jong-il ha cacciato il manager di fiducia, incaricato di gestirne il patrimonio personale, perché inserito nella lista nera della Unione europea.
Un portavoce della National Intelligence Service (Nis) riferisce all’Afp che i vertici del regime comunista “non possono più ignorare le richieste del popolo”. Negli anni scorsi la dittatura ha lanciato una serie di azioni repressive sui mercati di strada, in un apparente tentativo di riguadagnare il controllo dell’economia nazionale.
Il 30 novembre 2009 ha quindi promosso una riforma monetaria che ha mandato in fumo il capitale raccolto dai piccoli risparmiatori e peggiorato la crisi umanitaria. Scorte di cibo e beni di prima necessità sono sempre più introvabili, tanto che la popolazione ha dovuto ricorrere al baratto.
L’associazione Good Friends, gruppo umanitario sud-coreano attivo nel Nord, riferisce che il prezzo del riso è quintuplicato in alcune aree del Paese. Cho Bong-Hyun, dell’Istituto di ricerche economiche Ibk, conferma che “la riforma monetaria ha fallito” e la Corea del Nord deve fare un passo indietro e garantire il “libero mercato”.
Daily NK, giornale on-line sud-coreano, aggiunge che diverse fonti nord-coreane confermano “la rimozione delle restrizioni ai mercati” nelle province nord-orientali di Yanggang e Hamkyong. Una decisione che ha subito contribuito a diminuire il prezzo del riso.
Intanto il “Caro leader” ha cambiato il manager personale, addetto alla gestione del suo patrimonio. Egli avrebbe licenziato Kim Dong-un, capo dell’Unità 39, perché inserito nella lista nera della Ue, nel quadro delle sanzioni economiche imposte al regime. Il suo posto è stato preso da Jon Il-Chun.
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