Putin in India per rilanciare i rapporti tra i due Stati
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – E’ iniziata oggi la visita di due giorni del presidente russo Vladimir Putin in India. C’è grande attesa per il viaggio, che non dovrebbe portare solo ai previsti accordi in materia militare ed energetica, ma anche aprire nuove prospettive di collaborazione tra i due Paesi in ogni campo.
Oggi Putin incontrerà il premier indiano Manmohan Singh e altri leader. I due Stati hanno avuto una stretta collaborazione anche politica sin dai tempi della Guerra fredda e del Movimento dei non allineati. Ma dopo il crollo del regime sovietico i rapporti si sono diradati, mentre New Delhi ha iniziato nuove collaborazioni con gli Stati Uniti e con la ex nemica Cina.
Attualmente il commercio riguarda soprattutto le forniture militari: quando domani Putin sarà ospite per la tradizionale parata militare per la Festa della Repubblica, potrà vedere anche le armi dell’epoca sovietica, vendute a prezzi di favore negli anni ‘70 e ‘80. Nel 2005-2006 ci sono stati scambi commerciali bilaterali per 2,76 miliardi di dollari, con un aumento del 41% rispetto all’anno precedente; ma le esportazioni indiane sono scese da 850 milioni di dollari nel 1994-95 a 740 milioni di dollari nel 2005-06 e rappresentano solo lo 0,7% dell’export indiano.
Ieri i due Paesi hanno concluso un accordo per la costruzione congiunta di motori di aereo e l’India sta valutando una proposta russa per la fornitura di 126 aerei da combattimento.
Ingegneri russi stanno costruendo in India due reattori nucleari e Sergei Ivanov, ministro russo alla Difesa, ha detto che si prevede la costruzione di un altro reattore.
L’India ha interesse alle fonti energetiche russe e si prevede la creazione di una joint-venture indo-russa per la ricerca di petrolio e gas in Siberia nel progetto Sakhalin-3. L’India già partecipa con una quota di 1 miliardo di dollari Usa (maggior suo investimento estero di sempre) alle ricerche petrolifere del progetto Sakhalin 1 in Russia. Ma New Delhi ha bisogno di rendere più agevole il trasporto del petrolio dalla Russia e dal Medio Oriente e vuole rendere più facili i trasporti dalla Russia: nel settembre 2000 Russia, Iran e India hanno concordato la creazione di un corridoio “nord-sud”, attraverso il Mar Caspio e l’Iran fino alla costa indiana nord occidentale, ma il progetto non ha poi avuto seguito. Mosca è favorevole al gasdotto per portare il gas dall’Iran in India attraverso il Pakistan, cui invece è ostile Washington.
L’attesa è grande in Russia non meno che in India, anche se non si rischiano previsioni precise. Navtej Sarna, portavoce del ministro indiano degli Esteri, ha detto che “le due parti vogliono riconsiderare tutti i settori del loro rapporto: politico, strategico, commerciale, per gli investimenti, energetico, spaziale, militare, per l’alta tecnologia, culturale”. (PB)