Purghe, omicidi e “new economy”: Kim Jong-un all’assalto del vero potere
Seoul (AsiaNews) - L'arresto dell'ex capo dell'esercito nordcoreano Ri Yong-ho, epurato a sorpresa lo scorso 16 luglio, avrebbe provocato un conflitto a fuoco nel quale sarebbero morti 20 o 30 soldati. Lo stesso Ri sarebbe stato ferito e forse ucciso. È quanto rivela oggi il Chosun Ilbo, maggior quotidiano della Corea del Sud, che cita fonti dei servizi segreti di Seoul.
La rimozione di Ri e la sua sostituzione con il generale Hyon Yong-chol (considerato un fedelissimo del nuovo dittatore Kim Jong-un) ha sorpreso diversi analisti. Secondo alcune fonti di AsiaNews, a Pyongyang è in corso la "battaglia finale" per il vero potere. Subentrato al padre Kim Jong-il, morto lo scorso dicembre, Jong-un starebbe cercando di "rimuovere l'enorme potere che è nelle mani dei generali".
Secondo la ricostruzione del conflitto a fuoco, il caos sarebbe scoppiato quando il generale Choe Ryong-hae (altra pedina del dittatore) avrebbe cercato di arrestare Ri, provocando la reazione delle sue guardie del corpo. "Non possiamo escludere - dice una fonte - che lo stesso Ri sia stato ferito o ucciso".
Due giorni dopo il licenziamento di Ri, Kim Jong-un si è nominato "maresciallo" della Corea del Nord e ha deciso di prendere in mano anche la guida della decadente economia del Paese, uno dei più poveri del mondo. Il giovane dittatore ha istituito un "ufficio politico" incaricato di gestire le questioni economiche, finora appannaggio dei militari. "In passato il governo non aveva voce in capitolo sull'economia. I militari ne avevano il controllo, ma ora cambierà tutto", ha riferito una fonte ad AsiaNews.