Punjab: è cristiano, non può fare il ministro delle Finanze
di Jibran Khan
L’incarico è stato assegnato al musulmano Mian Mujtaba Shujaur Rehman, già titolare dell’Istruzione e della Sanità. In un primo momento la poltrona doveva andare a Kamran Micheal, attuale ministro dei Diritti umani. I membri musulmani dell’Assemblea provinciale contrari al fatto che un cristiano presentasse il bilancio. Condanne da leader minoranze e società civile.
Islamabad (AsiaNews) – Mian Mujtaba Shujaur Rehman, esponente del partito filo-musulmano Pakistan Muslim league – Nawaz (PML-N), è il nuovo ministro delle Finanze della provincia del Punjab. Egli detiene già il portafoglio dell’Istruzione e della Sanità e sarà chiamato nei prossimi giorni a presentare il bilancio annuale, davanti ai membri dell’Assemblea provinciale. Nei giorni scorsi il ministero è stato al centro di una feroce polemica: in un primo tempo, infatti, sembrava che il portafoglio delle Finanze venisse assegnato al cristiano Kamran Micheal (PML-N), già titolare del ministero per i Diritti umani e le minoranze. Tuttavia, l’opposizione dell’ala radicale del partito ha fatto decadere la nomina.
Oggi è giunta la nomina di Mian Mujtaba Shujaur Rehman, uomo di affari di 44 anni laureato all’Università di Lahore, membro della Pakistan Muslim league – Nawaz, partito liberale in campo economico, ma conservatore nell’ambito sociale. In qualità di nuovo ministro provinciale delle Finanze, egli sarà chiamato entro il 10 giugno a presentare il bilancio annuale. Si tratta del terzo portafoglio che viene assegnato al politico musulmano, figlio di un noto politico locale e imparentato con due membri del Parlamento nazionale.
Il governo provinciale del Punjab ha voluto chiudere la polemica sollevata nei giorni scorsi, quando il portafoglio delle Finanze era stato assegnato – in un primo tempo – al politico cristiano Kamran Micheal (nella foto), esponente della PML-N e già titolare del ministero per i Diritti umani e le minoranze. La nomina seguiva la rottura della coalizione fra la PML-N e il Partito popolare pakistano (Ppp), determinando un rimpasto nelle poltrone del governo provinciale. Con la carica di ministro, il politico cristiano avrebbe dovuto presentare il piano annuale delle finanze.
Tuttavia, una frangia consistente del suo partito si è scagliata contro l’ipotesi che fosse un cristiano – e non un musulmano – ad adempiere all’incarico. Micheal, inoltre, non ha potuto partecipare alla riunione del governo provinciale – sul tavolo temi legati all’economia – proprio per la sua fede cristiana.
Interpellato da AsiaNews sul nuovo caso di discriminazione contro le minoranze, il vescovo di Islamabad invita il partito PML-N “a decidere quale tipo di messaggio vuole inviare alla comunità mondiale”. Tollerare questo tipo di bigottismo e intolleranza, sottolinea mons. Rufin Anthony, “confermerà solo le peggiori impressioni sul Pakistan e la PML-N nello specifico”. E aggiunge che il politico cristiano è un cittadino del Pakistan come tutti gli altri, e deve godere di pari diritti.
Dure condanne giungono anche da Haroon Barkat Masih, presidente della Masihi Foundation, che accusa il partito di lasciare spazio alla frangia estremista e dal vescovo anglicano di Lahore Alexander John Malik che parla di “ipocrisia vergognosa”. Rizwan Paul, di Life for All, sottolinea che le minoranze “contribuiscono tutte alla crescita del Prodotto interno lordo” e Raja Riaz, figura di punta del Ppp, equipara il Ministro capo del Punjab ai talebani, per le “visioni estremiste”. Una dura condanna giunge infine da Mehfooz Ahmed Khan, leader musulmano, contrario a questo episodio di “discriminazione”, che invita il tribunale della città a “prendere provvedimenti”.
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