Prove di dialogo a distanza tra Olmert e Abu Mazen
Gerusalemme (AsiaNews) - Il primo ministro israeliano Ehud Olmert è pronto ad incontrare il presidente palestinese Abu Mazen, ma lo farà solo dopo la liberazione di Gilad Shalit, il caporale dell'esercito ebraico rapito a Gaza lo scorso 25 giugno. A sostenerlo è il vicepremier Shimon Peres: "Quando la questione dei nostri soldati rapiti sarà risolta - ha detto Peres in un'intervista alla radio militare e io spero che sarà risolta, ciò potrà accadere".
Ieri Abu Mazen, intervistato dal giornale del Barhein Akhbar Al Halij, aveva sostenuto che Israele e i palestinesi avrebbero raggiunto un accordo per il quale il militare rapito sarebbe stato in un primo tempo consegnato all'Egitto, dopo di che verrebbe annunciato il numero di palestinesi che saranno liberati. Secondo il quotidiano panarabo Al Hayat, l'Egitto, che sta mediando nella vicenda, avrebbe proposto che un primo gruppo di 300 palestinesi sia liberato al momento del trasferimento di Shalit in Egitto, un secondo gruppo, pure di 300 prigionieri, rilasciato al momento del rientro in patria del militare ed un terzo, di 200 persone, entro la fine dell'anno.
L'incontro con Abu Mazen rappresenta per Olmert un appuntamento del massimo rilievo. "Non abbiamo problemi più urgenti di quello palestinese", ha sostenuto ieri, parlando con i giornalisti prima di un riunione della commissione Affari esteri e Difesa della Knesset. Secondo Olmert, che il 22 giugno (tre giorni prima del rapimento di Shalit) ha avuto un incontro informale con Abu Mazen a Petra, in Giordania, per iniziativa di re Abdallah II, un incontro formale con il presidente palestinese non è finora avvenuto a causa dei problemi dell'Anp dopo la vittoria elettorale di Hamas.
In proposito, l'agenzia ufficiale palestinese, Wafa, riferisce di uno scontro verbale tra il rappresentante di Hamas in Libano, Osama Hamdan, che ha accusato il presidente di corresponsabilità con Israele nel blocco economico che stanno subendo i palestinesi, ed il portavoce presidenziale Nabil Abu Rdaina, che ha accusato di "falsità" e di "irresponsabilità" il rappresentante di Hamas. Il portavoce ha anche chiesto al governo (di Hamas) di "chiarire la sua posizione riguardo a tali dichiarazioni".
A rendere comunque più difficile l'eventuale incontro tra Abu Mazen e Olmert, c'è l'intenzione annunciata del governo israeliano di ampliare due colonie in Cisgiordania, vicino Gerusalemme, per le quali è stato bandito un concorso per la costruzione di 700 abitazioni, che ha suscitato una immedita protesta palestinese.