Prosegue nel Ghana il viaggio di Wen Jiabao in Africa
Wen evidenzia la collaborazione e l'amicizia con Egitto e Ghana e descrive la Cina come amica dell'Africa. Ma esperti osservano che fa affari e vende armi anche con regimi dittatoriali.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Prosegue oggi la visita del premier cinese Wen Jiabao in Ghana, dove è arrivato ieri sera dopo la tappa di due giorni in Egitto.
Oggi parteciperà a una cerimonia per il completamento di una strada realizzata con l'aiuto tecnico e i prestiti forniti dal Governo cinese.
Ieri Wen ha incontrato John Agyekum Kufuor, presidente del Ghana. Nelle dichiarazioni congiunte i due leader sottolineano la profonda amicizia che lega da oltre mezzo secolo i due Paesi.
Anche in Egitto, dopo l'incontro con il presidente Hosni Mubarak, Wen aveva sostenuto che i rapporti tra Cina e Paesi africani sono basati su "rispetto reciproco, uguaglianza, reciproci benefici e non interferenza negli affari interni".
In Egitto sono stati firmati accordi in materia di petrolio e gas naturale e telecomunicazioni. Al Ghana è stato accordato un prestito a basso interesse per 66 milioni di dollari Usa per lo sviluppo delle telecomunicazioni e per altri progetti.
Gli esperti evidenziano che la Cina ottiene dall'Africa un terzo del suo fabbisogno di petrolio e altre materie prime e che il continente è un mercato sempre più importante per i suoi prodotti, più economici rispetto a quelli di altri Stati. La "non interferenza" negli affari interni spesso significa osservano che a Pechino non importa se i finanziamenti vengono incamerati dalla leadership politica e che ha ottimi rapporti commerciali anche con i regimi che la comunità internazionale boicotta per le gravi violazioni dei diritti di popoli e persone, come Sudan e Zimbabwe. E Pechino ha minacciato di porre il veto per bloccare le sanzioni Onu al Sudan per il genocidio nel Darfur. Si è pure opposta alle iniziative per investigare e punire Mugabe per la sua "campagna di pulizia" che nel 2005 nei quartieri bassi dello Zimbabwe ha distrutto baracche e mercati lasciando 700 mila persone senza casa e lavoro.
La Cina vende aerei e veicoli militari allo Zimbabwe, armi leggere a Sudan e altri governi considerati repressivi.
"I cinesi dice Peter Takirambudde, direttore per l'Africa di Human Rights Watch vanno dovunque ci sono risorse. Loro non vedono cose sbagliate. Loro non sentono cose sbagliate. Questo è molto negativo per gli africani".
Nei prossimi giorni Wen visiterà Repubblica del Congo, Angola, Sud Africa, Tanzania e Uganda. Il viaggio, poco dopo quello del presidente Hu Jintao in altri Stati africani, è anche svolto in preparazione del summit di novembre a Pechino per la cooperazione tra Cina e Paesi dell'Africa, durante il quale la Cina promette Wen potrà rimettere i debiti di questi Stati e incrementare l'assistenza economica e tecnica e gli investimenti delle sue imprese. (PB)