Processo a Saddam fissato per il 19 ottobre
L'inizio del processo, subito dopo il referendum sulla Costituzione. Fonti ufficiali promettono tempi brevi per la sentenza.
Baghdad (AsiaNews/Agenzie) - Il processo a carico del deposto presidente irakeno Saddam Hussein e di alcuni suoi stretti collaboratori inizierà il 19 ottobre prossimo, dopo l'atteso referendum sulla costituzione nazionale. L'ex dittatore sarà processato dal Tribunale speciale irakeno (Tsi) per crimini di guerra e contro l'umanità.
I seguaci di Saddam sono tra i responsabili delle violenze che vogliono impedire contro le truppe statunitensi e le forze fedeli all'attuale Governo a maggioranza sciita. Per questo la data del processo è una questione molto delicata e si è preferito fissarla dopo la campagna referendaria. Stesso discorso per il pronunciamento della sentenza e un'eventuale esecuzione; queste dovranno essere fissate anche tenendo presente le elezioni parlamentari previste per dicembre prossimo, se si arriverà nei tempi stabiliti alla ratifica della costituzione. Fonti ufficiali assicurano che il processo non durerà anni, come quello dell'ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic al Tribunale internazionale dell'Aja. Il Governo irakeno, riflettendo un'esigenza generale, sembra intenzionato a liberarsi del rais in tempi brevi. Saddam deve rispondere in tutto di 12 capi d'imputazione che riguardano crimini di massa compiuti in 35 anni di potere. Il Tsi ha deciso, però, di processarlo un crimine per volta. Si è scelto di aprire la prima udienza con il caso di Dujail, che vede Saddam accusato di essere il mandante del massacro di 140 civili nel villaggio sciita di Dujail, dove il rais era scampato ad un attentato; sembra che le prove contro di lui siano schiaccianti. Se la sua responsabilità venisse provata, Saddam rischia di essere impiccato prima ancora di rispondere delle grandi stragi di curdi e sciiti.
Il processo si terrà in un edificio appositamente adibito all'interno della blindata Zona Verde di Baghdad, il complesso governativo sul fiume Tigri un tempo sede presidenziale del dittatore.