14/08/2004, 00.00
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Processione « aux flambeaux » per chiedere la pace

Lourdes (AsiaNews) – Un appello alla pace, ma soprattutto un appello alla pace che viene dalla fede nel Cristo risorto: questo è il grido di preghiera lanciato da Giovanni Paolo II alla processione serale, detta "aux flambeaux",  dai ceri avvolti di carta colorata portati dai fedeli.

"Invocate con me la Vergine Maria – ha detto il papa - perché ottenga al mondo il sospirato dono della pace. Fioriscano negli animi sentimenti di perdono e di fratellanza. Si depongano le armi e nei cuori si spengano l'odio e la violenza. Ogni uomo veda nell'altro non un nemico da combattere, ma un fratello da accogliere ed amare, per costruire insieme un mondo migliore".

E prendendo spunto dai ceri che illuminano il cammino, ha detto: "Portando tra le mani la fiaccola accesa, ricordiamo e professiamo la nostra fede in Cristo risorto. Da Lui tutta la nostra vita riceve luce e speranza".

La processione "aux flambeaux", presieduta dal Card. Godfried Danneels, arcivescovo di Mechelen-Brussel, è cominciata dopo le ore 21. Una enorme massa di fedeli è sfilata dalla grotta delle Apparizioni, lungo la Prairie e si è conclusa davanti alla Basilica.

Il Papa ne ha seguito l'avvio dal terrazzo dell'Accueil Notre-Dame, mentre un tramonto dorato avvolgeva le montagne di Lourdes, il cielo e alcuni muri della basilica.

Ecco l'orazione iniziale pronunciata dal papa:

 

"Carissimi Fratelli e Sorelle!

Apparendo a Bernadette nella grotta di Massabielle, la Vergine Maria avviò un dialogo tra Cielo e terra, che si è prolungato nel tempo, e dura tutt'ora. Alla giovane, Maria domandò che si venisse qui in processione, quasi a significare che questo dialogo non può limitarsi alle parole, ma deve tradursi in un camminare con lei nel pellegrinaggio della fede, della speranza e dell'amore.

Da oltre un secolo, a Lourdes, il popolo cristiano risponde fedelmente a quell'appello materno mettendosi quotidianamente in cammino dietro a Cristo Eucaristia e sfilando la sera tra canti e preghiere in onore della Madre del Signore.

Quest'anno, anche il Papa si unisce a voi in questo atto di devozione e di amore verso la Vergine Santissima, la donna gloriosa dell'Apocalisse, coronata di dodici stelle (cfr Ap 12,1). Portando tra le mani la fiaccola accesa, ricordiamo e professiamo la nostra fede in Cristo risorto. Da Lui tutta la nostra vita riceve luce e speranza.

Vi affido, carissimi Fratelli e Sorelle, un'intenzione particolare per la preghiera di questa sera: invocate con me la Vergine Maria perché ottenga al mondo il sospirato dono della pace.

Fioriscano negli animi sentimenti di perdono e di fratellanza. Si depongano le armi e nei cuori si spengano l'odio e la violenza.

Ogni uomo veda nell'altro non un nemico da combattere, ma un fratello da accogliere ed amare, per costruire insieme un mondo migliore.

Invochiamo insieme la Regina della pace e rinnoviamo il nostro impegno a servizio della riconciliazione, del dialogo, della solidarietà. Meriteremo così la beatitudine che il Signore ha promesso agli "operatori di pace" (Mt 5,9).

Vi accompagno con la mia preghiera e la mia benedizione".

Alla fine, mentre i giovani gridavano slogan di festa, il Papa ha invitato tutti pregare.

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