Primo morto per influenza suina tra i pellegrini alla Mecca
È una donna egiziana di 25 anni che ha visitato la città santa dell’islam per l’umra, il pellegrinaggio alla Mecca che può essere compiuto in ogni periodo dell’anno. Il clero dei Paesi islamici discute sulla necessità di emettere una fatwa apposita sulla epidemia di swine flu in visita del grande pellegrinaggio dell’hajj che a novembre porterà in Arabia Saudita milioni di fedeli.
Cairo (AsiaNewe/Agenzie) - Una donna egiziana di 25 anni è morta per influenza suina dopo aver visitato la Mecca. È il primo caso di decesso dichiarato dalle autorità sanitarie del Cairo, ma anche la prima vittima tra i pellegrini musulmani che in questi giorni stanno visitando la città santa dell’Islam per il pellegrinaggio dell’umra.
La donna, dopo aver rivelato i sintomi dell’influenza è stata sottoposta allo specifico trattamento dalla autorità sanitarie saudite senza tuttavia rispondere alle cure. Per volere del marito è stata rimpatriata in Egitto dove è morta nella giornata di ieri.
Nella zona del Golfo e nel Medio Oriente il virus H1N1 per ora ha fatto registrare un numero minore di casi rispetto ad altre zone interessate dalla pandemia nel mondo. Arabia Saudita ed Egitto sono i due Paesi più colpiti: Riyadh ha dichiarato 232 casi, il Cairo 117.
Gli arrivi di fedeli che si registrano in questi giorni alla Mecca sono legati al pellegrinaggio dell’umra o pellegrinaggio minore, la visita alla città santa che può essere compiuta in ogni periodo dell’anno. Nei giorni scorsi, autorità religiose musulmane di diversi Paesi hanno suggerito ai fedeli più a rischio infezione di rinviare il viaggio.
A preoccupare il clero è però soprattutto il prossimo pellegrinaggio dell’hajj, uno dei cinque pilastri dell’islam, che nel 2009 cade a cavallo tra novembre e dicembre. Per allora milioni di pellegrini sono attesi alla Mecca da oltre 160 Paesi e la pandemia è motivo di timore per le autorità saudite.
La giurisprudenza coranica permette ai fedeli malati di delegare ad altri lo svolgimento del pellegrinaggio che è considerato un obbligo di fede. L’Arabia saudita ha già invitato giovani, donne incinte e anziani a disertare l’hajj per quest’anno. Ma tra il clero musulmano di diversi Paesi c’è dibattito sulla necessità di emettere un editto ad hoc che affronti il problema della swine flu.
Mohammaed Hussein Fadlallah, grande ayatollah sciita del Libano autorità per oltre 1,2 milioni di fedeli, ha emesso una fatwa per ribadire che il pellegrinaggio alla Mecca è “un obbligo divino”, ma che coloro che “sono a rischio di contrarre la malattia… o sono in uno stato psicologico di grave timore per l’infezione” sono esentati per il 2009 dalla visita dalla città santa.
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