Primo incontro fra separatisti del Kashmir e premier indiano
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) - E' previsto oggi il primo incontro fra il primo ministro indiano, Manmohan Singh, ed il leader dei separatisti del Kashmir per cercare di porre fine alla violenza nella tormentata zona.
Il meeting rientra nel più ampio processo di pace fra India e Pakistan volto a trovare una soluzione all'interminabile disputa riguardante i territori dell'Himalaya, causa di due guerre (1948 e 1965) fra i due Paesi. "Questi colloqui sono collegati con quello che sta succedendo fra India e Pakistan" afferma Tahir Mohiudin, redattore di "The Rock", un settimanale in urdu. "Penso che a livello base molte cose sono già state discusse e decise".
"Confido che la situazione si evolva meglio che in passato. India e Pakistan si stanno muovendo in maniera positiva", ha affermato il leader religioso dei separatisti Mirwaiz Umar Farooq che sarà a capo dell'ala moderata dell'alleanza separatista Hurriyat durante gli incontri. "Spero che questo meeting sarà un nuovo inizio".
Punto fondamentale dell'incontro sarà la richiesta del 32enne religioso, che si è distinto come interprete nel dialogo con New Delhi, di un diminuzione delle truppe in Kashmir per migliorare lo stato della popolazione. Le relazioni tra l'esercito indiano e gli abitanti dei villaggi in Kashmir sono peggiorate dal 1989, quando sono aumentate le rivendicazioni, anche violente, di un movimento separatista per l'indipendenza del Kashmir. Da allora l'India ha rafforzato la sua presenza militare in quella che è la sua unica regione a maggioranza musulmana. New Delhi non ha mai dichiarato il numero esatto di soldati dispiegati nella regione. La stampa ha sempre parlato di almeno 400 mila militari.
I colloqui di oggi, proposti da Singh, precedono un suo ulteriore incontro col presidente pakistano Pervez Musharraf, dove la questione Kashmir sarà il tema principale. Il primo ministro indiano ha dichiarato che i colloqui mirano a creare un "senso di armonia, pace e tranquillità alle popolazioni del Jammu e del Kashmir da molto tempo sofferenti".
I colloqui con l'India, afferma invece Farooq, sono "parte di un processo triangolare", riferendosi quindi oltre agli incontri fra India e Pakistan anche a quelli che i separatisti stanno tenendo con i due Paesi.