Primo Maggio a Istanbul, fra fiori e qualche scontro con la polizia
Istanbul (AsiaNews) – In Turchia si è tornati a fasteggiare dopo 30 anni il Primo Maggio, ma vi sono stati scontri fra giovani ultrà e polizia.
Deserta e blindata fin alla prime ore del mattino, la piazza di Taksim, la grande piazza di İstanbul, dove 32 anni fa durante la Festa del Primo Maggio 36 lavoratori persero la vita negli scontri tra polizia e manifestanti. Da allora è proibito farvi manifestazioni. In ogni caso, per la prima volta dopo tre decenni anche in Turchia il primo maggio è stata dichiarata Festa dei lavoratori. É stato un giorno di vacanza, ma anche di sfilate e manifestazioni pubbliche in ogni città turca. Secondo gli ordini del Prefetto di Istanbul, nessuno doveva occupare la piazza di Taksim: solo i dirigenti dei sindacati ed esponenti politici con previa autorizzazione.
Migliaia i poliziotti stanziati a proteggere e bloccare l’accesso a questo “spazio conteso”, durante la cerimonia organizzata per la prima volta, a ricordo delle vittime del 1977.
Sotto gli occhi vigili della polizia i manifestanti hanno sfilato per le strade del Bosforo con le bandiere della confederazioni sindacali Disk e Kesk, dei partiti di sinistra e della formazione filocurda Dtp, scandendo slogan quali: "mano nella mano contro il fascismo"; "la repressione non ci fermerà";"lunga vita al primo maggio"; "lunga vita alla rivoluzione e al socialismo". Intanto, solo un gruppo di sindacalisti ha posto ghirlande di garofani bianchi e rossi ai piedi del monumento a memoria del “primo maggio di sangue”, e due poliziotti incaricati dalla prefettura hanno distribuito fiori a tutti i partecipanti.
Nelle strade laterali, giovani con il viso coperto da mascherine o bandane hanno lanciato pietre con fionde e molotov contro la polizia e hanno rotto le vetrine di banche e supermercati. Gli agenti in tenuta anti-sommossa hanno disperso questi manifestanti incattiviti con idranti e gas lacrimogeni. Alcuni dei manifestanti sono stati arrestati.
"Questi non sono lavoratori e non hanno niente a che fare con i lavoratori. Sono gruppi radicali e separatisti che provocano la polizia", ha subito precisato il governatore di Istanbul Muammer Guler, che, a manifestazione conclusa, e dispersa ormai la folla, ha commentato a caldo la mattinata ritenendosi, nonostante tutto, soddisfatto. “Rispetto agli anni scorsi – ha detto - posso dire che tutto si è svolto in tranquillità”. Grandi sfilate di lavoratori si sono svolte pure ad Ankara, Smirne e altre città della Turchia. Si aspettano ora i commenti dei sindacati e del governo.