17/12/2004, 00.00
INDIA
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Prete condannato per falsa accusa di fondamentalisti

di Nirmala Carvalho
Il vescovo Marandi denuncia il complotto e annuncia appello.

Mumbai (AsiaNews) - Una "falsa accusa" contro un sacerdote che ha dedicato la vita ai tribali indiani, mossa da fondamentalisti indù in uno Stato governato dal Bharatiya Janata Party (BJP) è all'origine della condanna a 3 anni di padre Christo Das, della diocesi di Dumka. L'afferma, annunciando appello contro la sentenza, mons. Julius Marandi, vescovo della stessa diocesi - Stato di  Jharkhand, India centrale.

Padre Christo Das, vicedirettore della St. Joseph's School di Guhiyajori, il 13 dicembre è stato condannato da un tribunale locale a 3 anni di carcere in relazione ad un presunto caso di sodomia del 1997. Il giudice G N Pandey, del tribunale di Dumka, ha concesso un mese per l'appello ad un tribunale superiore.

''Siamo colpiti ed addolorati – ha detto ad AsiaNews mons. Marandi – per la decisione della Corte". "Ci aspettavamo una sentenza favorevole, ci appelleremo al tribunale distrettuale e speriamo in una giusta sentenza". Il vescovo racconta che, in tutti conventi e parrocchie della diocesi si stanno tenendo veglie di preghiera affinché "prevalga la giustizia".

Mons. Marandi ha spiegato che padre Das è un sacerdote impegnato, che ha dedicato la vita ad aiutare i tribali. Ciò è confermato dal fatto che l'intera popolazione tribale della diocesi di Dumka lo appoggia. "I fondamentalisti – accusa il vescovo - hanno manipolato uno o due tribali, che hanno mosso accuse false". Secondo mons. Marandi, il fatto di aver puntato sulla condotta sessuale è segno della volontà di screditare il sacerdote. "Lo stesso p. Das - riferisce il vescovo - pensa che l'episodio sia un tentativo di fermare il suo lavoro a favore dei tribali.

Il 2 settembre 1997 a Dumka, p. Christo Das fu spogliato e fatto sfilare nudo, dopo essere stato accusato di aver molestato un 14enne tribale, alunno nella sua scuola. Secondo rappresentanti ecclesiastici, dietro l'incidente ci sono gruppi fondamentalisti contrari al lavoro della Chiesa, i quali hanno agito d'accordo con autorità governative e forze dell'ordine locali, presenti all'accaduto. Numerose sono state le manifestazioni di protesta per l'arresto e le false accuse mosse contro p. Das.

Fonti interne alla diocesi dichiarano che "è tutta una cospirazione". Secondo un gesuita, che ha voluto mantenere l'anonimato, il magistrato era obbligato a pronunciarsi contro il sacerdote: "la zona è infatti ad alto rischio, infatti, il giorno prima di emettere la sentenza il magistrato ha trasferito la sua famiglia in una località segreta".

Jharkhand è uno stato ricco di ferro e i tribali vengono sfruttati come manodopera nelle miniere. La Chiesa cerca di istruire questa gente, affinché prenda coscienza dei propri diritti legali. La missione di giustizia sociale condotta dalla Chiesa non è gradita ai fondamentalisti, ai quali l'ignoranza dei tribali fa comodo per continuare a sfruttarli e sottometterli con intimidazioni.

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