Presto la Cina sarà la prima meta turistica mondiale
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Aumenta di continuo il flusso dei turisti esteri in Cina. E’ al 4° posto mondiale per numero di presenze, ma esperti prevedono un vero boom nei prossimi anni. "Entro il 2020 andranno in Cina 130 milioni di turisti ogni anno. Sarà la principale meta [turistica] del mondo”, prevede John Kester, capo delle strategie di mercato dell’Organizzazione mondiale del turismo presso le Nazioni Unite. Già oggi l’ente osserva che il numero dei visitatori in Cina cresce con rapidità. Il Paese è immenso e per gli occidentali mantiene immutato il suo fascino esotico, offre mete turistiche di ogni tipo e ha una capacità ricettiva illimitata.
Inoltre chi ci va nota che “anche se il viaggio è lungo, i prezzi [locali] sono molto economici per chi vive in occidente, molto più economici” delle Nazioni occidentali, tradizionali mete turistiche.
Nel 2006 il primato è rimasto alla Francia, con 76 milioni di visitatori a Parigi o in Costa Azzurra. Al secondo posto rimane la Spagna con 58,5 milioni di presenze, seguita dagli Stati Uniti con 50 milioni. Ma subito dopo c’è la Cina con 49,6 milioni di turisti sia asiatici che occidentali, con un aumento di 5 milioni rispetto al 2005.
Kester ritiene fondamentale la capacità cinese di aumentare la ricettività per i turisti. “E’ un mini continente. La Cina – osserva – ha costruito enormi alberghi e aeroporti che possono accogliere il turismo di massa” e offre sempre nuovi eventi di interesse mondiale. Le Olimpiadi di Pechino del 2008, l’Esposizione mondiale a Shanghai nel 2010 attireranno milioni di persone e l’attenzione del mondo e saranno una vera prova generale dei progressi del Paese anche in questo campo.
Per ora, comunque, la maggior parte dei turisti che visita la Grande muraglia o piazza Tiananmen sono asiatici. Nel 2005 ci sono stati 4,1 milioni di turisti da Taiwan, 3,5 milioni di Hong Kong e 3,4 milioni dal Giappone, con numerose presenze anche da Malaysia, Singapore, Filippine, Mongolia e Australia. Ci sono stati 2,2 milioni di russi e “solo” 1,6 milioni dagli Stati Uniti, 500mila britannici, 450mila tedeschi e 430mila dal Canada.
Il turismo diventerà anche un’importante risorsa economica: in Spagna, ad esempio, il settore turistico costituisce l’11% del Prodotto interno lordo.
La principale difficoltà per i turisti rimane la lingua: solo a Hong Kong e nelle principali città è facile per i turisti farsi capire. (PB)