Presidenziali: candidati denunciano irregolarità, mentre si va al ballottaggio
Cinque candidati chiedono che venga sospeso lo spoglio dei voti fino a quando non siano garantite condizioni di sicurezza e in presenza di altri osservatori. Secondo i risultati (ancora parziali) Horta e Guterres dovrebbero sfidarsi in ballottaggio l’8 maggio prossimo.
Dili (AsiaNews/Agenzie) – Cinque candidati alle elezioni presidenziali domandano la sospensione del conteggio dei voti per avvenute irregolarità. In una lettera ufficiale inviata alla Commissione elettorale, all’ONU e al presidente uscente Xanana Gusmao, i candidati denunciano un clima di terrore e intimidazione e chiedono che venga sospeso lo spoglio dei voti fino a quando non verrà garantita legalità e sicurezza, alla presenza dei candidati e di altri osservatori.
Fernando “Lasama” de Araujo del partito democratico, uno dei cinque candidati che hanno acceso la protesta, ha dichiarato che “il procedimento non è stato pulito”. L’unica candidata donna, Lucia Lobato, ha detto: “Vogliamo che la Commissione elettorale nazionale riconti i voti. C’è stata una manipolazione durante il conteggio. Se la Commissione non ci ascolterà non accetteremo i risultati delle elezioni”.
Intanto, dopo lo spoglio di circa il 70% delle schede, si registra al primo posto Josè Ramos-Horta, primo ministro e premio Nobel per la pace, che supera di 20 mila voti Francisco Guterres, del Fretilin. Ma entrambi finora hanno ottenuto meno del 30% dei voti, lontano dalla maggioranza assoluta necessaria per divenire presidente.
È molto probabile quindi che Horta e Guterres si fronteggino in un ballottaggio previsto per l’8 maggio.
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