27/01/2010, 00.00
SRI LANKA
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Presidenziali in Sri Lanka: la tv di Stato annuncia la ri-elezione di Rajapaksa

di Melani Manel Perera
L’esercito circonda l’hotel dove è barricato l’ex capo dell’esercito, per impedirne la fuga. Il Ministro della difesa dispone l’arresto di Fonseka. Il presidente uscente avrebbe ottenuto il 60% delle preferenze, contro il 37% del generale Fonseka. La Commissione elettorale non ha ancora diffuso i risultati ufficiali, mentre sale la tensione nel Paese.
Colombo (AsiaNews) – I sostenitori di Mahinda Rajapaksa nel sud dello Sri Lanka festeggiano la vittoria del presidente uscente, in netto vantaggio sullo sfidante Sarath Fonseka. La Tv di Stato ha annunciato la sua “ri-elezione”, anche se la Commissione elettorale non ha ancora diffuso i risultati ufficiali. Nel frattempo sale la tensione nel Paese: l’esercito ha preso il controllo dei media di Stato; i militari circondano l’hotel dove è rinchiuso l’ex generale. Nei suoi confronti il Ministro della difesa avrebbe disposto un provvedimento di fermo.
 
In diverse aree del sud dello Sri Lanka festeggiamenti e lanci di mortaretti hanno accolto l’annuncio dei media di Stato, che danno Rajapaksa in vantaggio con il 60% circa delle preferenze. Il presidente uscente ha ottenuto 3.296.036 voti, pari al 59,95% del totale; lo sfidante, ex alleato e artefice della vittoria contro le Tigri tamil (Ltte) avrebbe ricevuto 2.064.879 voti, pari al 37,56%. Un vantaggio netto per Rajapaksa, che supera il milione di voti di differenza.
 
Tuttavia, fonti non confermate riferiscono che la Commissione elettorale è sotto pressione e i risultati finali non saranno dati in diretta nazionale. Molti cittadini manifestano perplessità e dubbi, che sembrano offuscare la regolarità del voto. Rajapaksa ha ottenuto un vasto consenso nelle zone meridionali dell’isola; lo sfidante, il generale Fonseka, ha ricevuto molti voti nel Nord – area teatro di una guerra civile durata quasi tre decadi – grazie al consenso conquistato fra i tamil e in alcune aree della capitale, Colombo.
 
E se la popolazione festeggia il proprio “Re”, saldo al potere, il governo ha iniziato l’offensiva contro Fonseka, che ieri non ha potuto votare perché non iscritto nelle liste elettorali. Udaya Nanayakkara, portavoce dell’esercito, riferisce che “circa 400 persone, tra cui alcuni disertori, e il generale Fonseka sono barricati all’interno del Cinnamon Grand Lake Hotel”. Egli aggiunge che “in via precauzionale” l’esercito ha circondato l’edificio e vi sono “controlli minuziosi fra quanti entrano o escono dalla struttura”.
 
Il Ministero della difesa avrebbe inoltre disposto l’arresto del candidato presidenziale ed ex comandante dell’esercito, per impedirne la fuga dal Paese. Ieri, alla chiusura dei seggi, fonti governative hanno annunciato azioni legali in caso di vittoria del generale Fonseka. Egli non era inserito nelle liste elettorali e non aveva il diritto di partecipare alla competizione per la carica di presidente. Un annuncio smentito dalla Commissione elettorale, che considera ancora valida la candidatura dell’ex capo dell’esercito.
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