Presidenziali in Indonesia, si vota anche con la carta d’identità
di Mathias Hariyadi
Il voto esteso ai cittadini non inseriti nelle liste elettorali, se muniti di documento di identità valido. La decisione intende garantire i diritti politici di base e prevenire rivolte di piazza. Sondaggisti ed esperti di politica locale danno per favorito Susilo Bambang Yudhoyono, presidente uscente.
Jakarta (AsiaNews) – Alla vigilia delle elezioni presidenziali in Indonesia – in programma domani 8 luglio – la Corte costituzionale garantisce anche ai cittadini non registrati nelle liste elettorali la possibilità di votare. Essi potranno recarsi alle urne provvisti di un documento di identità valido; la decisione segue una massiccia campagna di proteste condotta da politici, attivisti civili e leader religiosi che invocavano il “diritto di voto per tutti”.
Oggi i governatori delle province hanno assicurato che è “tutto pronto per la tornata elettorale”. Il presidente uscente Susilo Bambang Yudhoyono – in lizza per il Democrat Party – ha invitato i governatori a mantenere un atteggiamento “neutrale e professionale”, applicando le direttive sancite dalla Corte.
A meno di due giorni dal voto Mohammad Mahfud MD, capo della Corte costituzionale indonesiana, ha confermato il diritto di voto per i cittadini non inseriti nelle liste elettorali che si presenteranno ai seggi muniti di carta di identità o passaporto. La decisione intende garantire i diritti politici di base di ogni cittadino – sanciti dalla Costituzione – e prevenire possibili episodi di rivolte sociali.
In un primo momento la Commissione elettorale indonesiana (Kpu) aveva espresso parere contrario, sollevando questioni di incostituzionalità. Al termine di un vertice a porte chiuse con Kalla e Megawati – entrambi in lizza per la presidenza – Abdul Hafiz Ansyari, presidente della Kpu, ha dato il via libera al provvedimento. I due contendenti avevano lamentato l’esclusione di migliaia di sostenitori dalle liste elettorali, paventando il rischio di un voto falsato.
Gli ultimi sondaggi danno in testa l’attuale presidente Susilo Bambang Yudhoyono. Esperti di politica locale riferiscono che la decisione della Corte costituzionale di allargare il voto anche ai cittadini non registrati – a differenza di quanto successo per le elezioni parlamentari in aprile – non dovrebbe modificare l’esito delle urne. Appare quindi probabile una conferma dell’attuale presidente, nella seconda elezione diretta del Capo di Stato indonesiano dalla caduta del generale Suharto nel 1998.
Per la corsa alla carica di presidente sono in lizza tre candidati: l’attuale capo di Stato Susilo Bambang Yudhoyono del Democrat Party, che ha scelto come vice il governatore della Banca centrale indonesiana Boediono. Jusuf Kalla è il candidato del Golkar, il cui vice in caso di vittoria sarà l’ex generale Wiranto. Un altro generale di corpo d’armata, Prabowo Subianto, corre anch’egli per la vice-presidenza con l’Indonesian Democratic Party – Struggle, il cui leader è l’ex Capo di Stato Megawati Setiawati Soekarnoputri, già presidente dal 2001 al 2004.
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